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L’entusiasmo e l’ambizione di Oddo per ritrovare l’Udinese (quella vera)

Non poteva esserci esordio più complicato per il tecnico pescarese sulla panchina dell'Udinese: contro il Napoli serviranno cuore e coraggio per dare una svolta alla stagione

Massimo Liva

Giornate di fuoco in casa Udinese dopo l'imbarazzante debacle interna di sei giorni fa contro il Cagliari: prima l'esonero di Delneri arrivato oramai al capolinea della sua avventura sulla panchina friulana, poi la scelta di puntare su Massimo Oddo, scelta che ha fatto discutere molto all'interno della tifoseria. Prevale al momento lo scetticismo anche se c'è la consapevolezza da parte di tutti che giocare peggio di come stia giocando l'Udinese al momento sia complicato se non impossibile. La svolta almeno sulla carta c'è stata, passare da una tipologia di allenatore come Delneri a uno come Oddo è senza dubbio un segnale forte.

L'ex tecnico del Pescara è giovane, ha entusiasmo, è ambizioso e arriva in Friuli con una grande voglia di riscatto dopo la sfortunata e unica esperienza nella massima serie nella quale tutti gli ricordano di non essere mai riuscito a vincere una partita e la voglia da parte sua di mettere a tacere gli scettici è enorme, magari ricordando a chi lo critica che vincere un campionato di serie B da allenatore non è proprio cosa da poco. Da calciatore Oddo ce lo ricordiamo tutti, Campione del mondo 2006, ha militato in squadre di altissimo livello come Milan e Lazio, insomma non è l'ultimo arrivato, Udine può rappresentare l'ambiente ideale per lui e per le sue ambizioni, il suo operato non andrà in ogni caso giudicato dopo la partita con il Napoli ma servono tempo e pazienza perchè nessuno fa miracoli, Oddo compreso.

Dispiace davvero che l'avventura di Delneri sulla panchina dell'Udinese abbia avuto un epilogo così triste, il tecnico di Aquileia merita rispetto per il grande lavoro svolto e per il suo attaccamento alla maglia che da buon friulano sa quanto valga per chi ama questa terra. Come già detto esonerare l'allenatore è la soluzione più semplice e immediata, realisticamente non si sarebbe potuto fare altro, le colpe sono di tutti, la cosa fondamentale ora sarà restare uniti e compatti cercando di dare una svolta reale alla stagione anche perchè di partite da giocare ce ne sono ancora moltissime.

Certamente non ci poteva essere esordio più complicato per Oddo sulla panchina friulana, al Friuli arriva il Napoli capolista, squadra che gioca al momento il miglior calcio in Italia, una formazione quella di Sarri che fa del collettivo la sua principale forza. La squadra partenopea gioca a memoria, può contare su giocatori di classe assoluta, l'unica speranza domani pomeriggio è quella di augurarsi di trovare un Napoli un po' affaticato dalla Champions League anche se è un ipotesi alquanto remota considerata l'abitudine ormai dei giocatori di Sarri di disputare tornei di questo livello. Alla nuova Udinese di Oddo si chiede di dare l'anima, una settimana di lavoro del nuovo tecnico è troppo poco tempo per vedere dei cambiamenti significativi. Contro il Napoli servono cuore e coraggio, per il gioco e per la tattica ci saranno tempo e modo, Oddo è persona competente e preparata, lasciamolo lavorare.

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