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Macumba, Udinese! (Di L. Petiziol)

Dopo una settimana di “macumba” ecco il risultato. L’Udinese vince la sua prima partita nel nuoco Stadio Friuli e allunga a quattro la sua striscia positiva, allontanandosi seppur di poche lunghezze dalla zona bollente dove il diavolo fa le...

Lorenzo Petiziol

Dopo una settimana di “macumba” ecco il risultato. L’Udinese vince la sua prima partita nel nuoco Stadio Friuli e allunga a quattro la sua striscia positiva, allontanandosi seppur di poche lunghezze dalla zona bollente dove il diavolo fa le pentole.

C’è voluta una punizione paciosa di Lodi e un portiere incartato come Leali a dare la prima gioia ai tifosi bianconeri contro il Frosinone.

Stavolta la partita si inverte con un primo tempo garibaldino e una ripresa all’insegna del pannolone.

Non voglio fare il sofista dopo una vittoria inseguita dall’inizio del campionato, ma se non si approfitto di una squadra, che il suo allenatore cambia per 8/11, significa che la paura è più forte dell’ardimento.

In parole povere, ma tanto povere da mensa della Caritas, l’Udinese di oggi s’è trovata seduta ad un banchetto con ogni ben di Dio e ha ingurgitato tutto. Diciamo, senza allargarci troppo, almeno quattro gol con Di Natale, Thereau, Badu e Aguirre, capace quest’ultimo di mettere in orbita uno Shuttle da tre metri di distanza da una porta che non aveva neppure il citofono.

Giova ricordare che nella ripresa, quando lo sceriffo frusinate in panca ha deciso di inserire Soddomo e Dionisi l’Udinese si è trovata col fiato corto nell’arginare le folate portate da laziali e solo un grande Karnezis ha evitato in più di un’occasione il pareggio. A Karnezis e Lodi va la palma dei migliori in campo.

La sofferenza della ripresa, che tra l’altro ha concesso all’Udinese feroci ripartenze, sciaguratamente annullate, più da ragnatele psicologiche che da qualità balistiche, ha lasciato intendere quanto la squadra ci tenesse a vincere questa partita e nel contempo fosse imprigionata dalla paura di farcela.

La sostituzione del Capitano,autore di giocate equestri, e avvenuta in tempi di super apnea mi ha amareggiato, non certo per la scelta di Colantuono quanto perché Totò simbolo di questa squadra, esempio per l’Accademy, imperatore del gol d’autore, se ne va lanciando la fascia di capitano sul terreno di gioco.

Peccato ! Capisco l’adrenalina del momento, la voglia del condottiero animoso di condurre i suoi al traguardo agognato della prima vittoria al Friuli, ma è inutile fare spot sul rispetto se poi questo viene a mancare proprio da chi dovrebbe dare l’esempio verso compagni, verso tifosi e verso quella maglia che simboleggia tutti noi friulani.

Stop. Romanzina conclusa, sarai sempre il Capitano, ma proprio per questo dovrai condurre alla vittoria compagni e tifosi con Rispetto.

Con questa vittoria non si pensi di essere usciti dal tunnel, per ora abbiamo staccato la flebo

ma per la guarigione ci vorrà ancora tempo, quel tempo che potrà essere alleato dell’Udinese se speso con oculatezza, perché un conto è giocare con il Frosinone un altro mercoledì con la Roma.

Tatticamente concediamo ancora troppo, subiamo in maniera impropria, tecnicamente ci servirebbe qualche piede più raffinato e allentare la paura che da sempre è cattiva consigliera.

Prendiamo quello che di buono ci ha lasciato questa tanto agognata vittoria,ma con judicio senza perdere di vista l’obiettivo finale che rimane la salvezza : anche se una assicurazione sulla vita pare che già ce l’abbiamo. (Foto Zimbio)

Lorenzo Petiziol @MondoUdinese

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