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Mateschitz e Redbull a Udine, solo chiacchiere o possibilità reale?

Finora solo smentite da parte della società friulana su un possibile accordo con il colosso Red Bull. Voci infondate o qualcosa di vero c'è? Mateschitz risorsa o minaccia per il futuro?

Massimo Liva

Si è parlato molto di lui da un po’ di tempo a questa parte anche in Friuli, Dietrich Mateschitz imprenditore austriaco fondatore della nota casa produttrice di energy drink Red Bull secondo alcune voci sempre più insistenti sarebbe interessato ad acquisire l’Udinese Calcio e addirittura ci sarebbero già da tempo delle trattative tra lui e la famiglia Pozzo per trovare un accordo.

Va evidenziato che queste al momento sono solo voci, puntualmente smentite dalla società friulana che ha sempre negato ogni tipo di trattativa. Il tempo ci dirà realmente se esiste davvero un interesse da parte del colosso Red Bull che dopo Lipsia e Salisburgo avrebbe fatto ricadere la sua scelta in Italia sull’Udinese. Il fatto che se ne parli da molto tempo e che queste voci non siano mai state confermate in nessun modo lascia alcune perplessità ma è interessante capire chi è Dietrich Mateschitz e le sue reali potenzialità.

Mateschitz è a capo di un impero che distribuisce l’energy drink in oltre 130 Paesi. Si tratta di un colosso stimato in due miliardi di dollari (oltre 1,6 miliardi di euro), che gli ha valso la collocazione nella classifica degli uomini più ricchi del mondo,Tra il 2005 e il 2006 ha acquistato le squadre di calcio dell'Austria Salisburgo e dei MetroStars le quali successivamente hanno visto modificato il loro nome rispettivamente in Red Bull Salisburgo e New York Red Bulls (non senza qualche polemica).

A Salisburgo Red Bull sbarca nel 2005, cambia tutto, dal nome (oggi si chiama Fussballclub Red Bull Salzburg) ai colori sociali ma anche stemma e staff, vince 7 scudetti in 10 anni ma manca con costanza eccezionale l’accesso alla Champions League (nove eliminazioni consecutive ai preliminari). Nel 2007 ha fondato la Red Bull Brasil, una squadra di calcio brasiliana, che attualmente gioca nella seconda divisione del campionato paulista. Nel maggio 2009, ha fondato un club di calcio tedesco chiamato RB Leipzig. Dal 2012 è anche il proprietario del club di hockey tedesco EHC München che ha cambiato il nome in Red Bull München, Da tempo è anche proprietario dei Red Bulls Salzburg, squadra plurititolata del massimo campionato di hockey su ghiaccio austriaco.

In questi giorni la rivista statunitense di economia e finanza Forbes ha stilato la classifica dei 20 presidenti più ricchi dello sport mondiale. Presenti ben 40 squadre di calcio nei primi 144 posti: la classifica vede al primo posto Steve Ballmer, ex impiegato e ceo di Microsoft, scoperto da Bill Gates e proprietario dal 2014 dei Los Angeles Clippers, squadra di basket della Città degli Angeli: il suo patrimonio netto si aggira sui 30 miliardi di dollari, soprattutto grazie alla crescita di Microsoft.  Secondo il magnate indiano del petrolio e del gas Mukesh Ambani, uno dei fondatori della Indian Premier League di cricket e padrone dei Mumbai Indians: il suo patrimonio si aggira attorno ai 23,4 miliardi di euro.

Al terzo posto un altro ex Microsoft, Paul Allen, co-fondatore dell’azienda insieme a Bill Gates: con un patrimonio da 19,9 miliardi di dollari è azionista di maggioranza dei Seattle Seahawks in NFL  e dei Portland Trail Blazers in NBA. E’ significativo che il primo in classifica nel calcio Dietrich Mateschitz si sia posizionato al quarto posto generale davanti addirittura a Roman Abrahmovic del Chelsea finito in settima posizione.In questa “invasione” nel mondo calcistico, però, non sono mancate le controversie. Perché cambiando drasticamente la storia delle società, Red Bull non si è fatta molti amici: basta chiedere a Salisburgo, dove i tifosi storici dell’Austria Salzburg hanno rifondato la squadra.

Oppure dalle parti di Lipsia ( passato dalla quinta serie alla Bundesliga nel giro di sette stagioni, prima squadra dell’ex Germania Est a salire in cima al calcio tedesco dal 2009), dove i tifosi riempirono di diserbante il prato dello Stadion am Bad di Markranstädt e distrussero cartelloni pubblicitari della Red Bull. E’ un dato oggettivo che un eventuale approdo della Red Bull a Udine non sarebbe gradito da tutti, molti tifosi hanno già fatto capire chiaramente che sarebbero contrari ad una operazione di questo tipo per salvaguardare in particolare l’identità della squadra bianconera. Hanno ragione? hanno torto? Il tempo ci darà delle risposte a patto che tutte queste voci abbiano un minimo di fondamento altrimenti per tanto, troppo tempo si sarà parlato del nulla.

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