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Notte prima degli esami

Iniziano gli esami di matura. In culo alla balena, ragazze e ragazzi. E auguri anche a chi deve allestire per il prossimo anno una formazione degna della maglia bianca e nera. Eppure prima di centravanti, difensori, centrocampisti c’è un altro...

Franco Canciani

Iniziano gli esami di matura. In culo alla balena, ragazze e ragazzi. E auguri anche a chi deve allestire per il prossimo anno una formazione degna della maglia bianca e nera. Eppure prima di centravanti, difensori, centrocampisti c’è un altro acquisto da formalizzare.

Il tifo bianconero. Ad iniziare dalla campagna abbonamenti; sottoscrivere una tessera significa firmare un contratto in bianco con la società, spesso ben prima di vedere la formazione allestita. Tale gesto di fiducia andrebbe premiato.

Non intendo parlare di Tévez, Ibra o Platini, ma chiedere sempre e comunque ai sostenitori di informarsi su chi sia Penaranda, Smith e compagnia cantante dopo una stagione come quella passata grida vendetta di fronte al cielo: qualche nome che possa far sognare, ancorché sommessamente, ci vuole. Okay, manca ancora un tempo infinito al termine del mercato, aspettiamo fiduciosi.

Mi dicono che Zamparini farebbe a cambio fra Nico Lòpez e Belotti: a me il torello di Calcinate piace moltissimo, sapendo che Nico a Udine non ci vuole tornare questa sarebbe un’opzione importante. Consci, come siamo, che il nome Guidetti è stato fatto e perciò bruciato molto, troppo presto.

In difesa Samir, dato per certo poche settimane fa, non arriverà; il Napoli però avrebbe messo nell’affare-Allan il centrale uruguagio Britos, che con Danìlo formerebbe la coppia bianconera più solida degli ultimi anni. Cambierà aria Bubnjic, quasi certamente anche Tommaso Heurtaux: la Roma avrebbe offerto 8 milioni e uno fra Paredes e Daniele Verde (in prestito secco). Badu se ne andrà a Sud, in qualche Emirato, a far fruttare la propria verve quassù spesso pleonastica ed inutile.

Manca ancora qualche nome pronto all’uso a centrocampo, settore nevralgico e debolissimo nell’attuale organico bianconero: via Allan, Pinzi con un anno in più sulle spalle, Guilherme che non cambierà probabilmente il proprio animus pugnandi, la società ha il dovere di valutare se tenere Valerio Verre affiancandogli, che so, un Crisetig disponibile in uno dei mille giri che coinvolgono i pedatori friulani, oppure andare su una coppia esperta e di tutta tranquillità. Vedremo, come detto è ancora prematuro.

La notte è scesa, qui, su Udine e la valigia è pronta. Quindici giorni sull’altra sponda dello stagno Atlantico, a battersi e combatter per le eccellenze friulane e non solo. Anche da laggiù assalterò la redazione con pezzi spero un po’ più ispirati, se non altro dall’ambiente sportivo locale che amo come nessuno. Con la speranza di sentire l’apposito Giaretta non dire solo cose tipo “non è vero che Allan spinge per l’Inter (si legga: va dove ci pagano di più)” oppure “Samir non ci è mai interessato (si legga: il Flamengo chiedeva troppi soldi)”. Una volta, una sola, una sola volta vorrei sentire un suo collega dire “volevamo tenere Ics, ma l’Udinese è stata troppo insistente e abbiamo dovuto lasciarlo andare”.

Sogni di una notte prima degli esami, estate alle porte, tempo incerto ma futuro (il nostro) delineato. De Laurentis (l’altra “I” non gliela concedo neanche morto) dice che Tavecchio gli avrebbe confidato come solo tre squadre sarebbero in regola con i parametri necessari per l’iscrizione alla Serie A. Mi sono informato da persona decisamente affidabile: i tre nomi sarebbero Napoli, Juventus, Udinese. Non mi sorprende, come non mi stupirà quando tutte le altre si presenteranno ai nastri di partenza ad agosto. Salvo poi sentire chi comanda scandalizzarsi, indignarsi, gettar la spugna con dignità quando un altro caso Parma si presenterà su questi schermi. Non sarà l’Udinese: consolazione magra, pur sempre una consolazione.

"Franco Canciani @MondoUdinese

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