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Rivogliamo l’Udinese, quella vera!

Quella contro la Lazio avrebbe dovuto essere la partita del riscatto bianconero, invece si è trasformata nell’ennesima figuraccia

Massimo Liva

Quella contro la Lazio avrebbe dovuto essere la partita del riscatto bianconero, invece si è trasformata nell’ennesima figuraccia che stavolta ha lasciato degli strascichi pesanti considerando la pesante contestazione finale da parte del pubblico soprattutto nei confronti della società.

L’Udinese è rimasta a galla fino alla rete del vantaggio di Immobile per poi sciogliersi come neve al sole, subendo la Lazio in tutto e per tutto. Udinese disordinata, fragile, priva di identità, senza carattere e chi più ne ha più ne metta, in queste ore ai bianconeri vengono rivolte critiche di ogni tipo, tutti colpevoli nessuno escluso.

Questo ennesimo ko interno però non è come gli altri, questa sconfitta ha lasciato il segno sotto ogni punto di vista, il tifoso friulano stufo di assistere a spettacoli di questo tipo, ha messo palesemente in discussione la politica della società, i cori “Basta stranieri, adesso basta stranieri” e “Pozzo devi spendere” condivisi dall’intero stadio devono far riflettere, perché la piega che sta prendendo questa stagione è molto pericolosa.

La sensazione è che dopo le ultime deludenti stagioni il pubblico friulano o perlomeno una buona parte non condivida più un certo tipo di politica, la mancanza di uno zoccolo duro di italiani in squadra ha creato non pochi malumori, la pazienza sembra essere finita anche perché è inutile avere uno stadio tra i più belli e moderni a livello internazionale se poi in campo i risultati sono questi.

Dopo la vittoria ottenuta a San Siro contro il Milan l’Udinese di Iachini sembrava essere sulla strada giusta per vivere finalmente una stagione tranquilla con la possibilità di togliersi ogni tanto qualche soddisfazione ma purtroppo era solo un illusione.Al momento regna la confusione, si parla di moduli, di allenatore non all’altezza (l'esonero di ieri sera di Iachini ne è la prova)di società avara che raccoglie quanto seminato, insomma ce n’è per tutti, ed è comprensibile sia così andando ad analizzare prestazioni e risultati dell’Udinese. A questo punto cosa fare? dove intervenire? Il cambio di allenatore potrà portare dei benefici? Come scritto in altre occasioni presi singolarmente i giocatori dell’Udinese non sono cosi scarsi come qualcuno vuol far credere, anzi la rosa bianconera sembra, almeno sulla carta, migliore e più ampia rispetto a quella della scorsa annata, quello che manca è l’unità di intenti, manca il collettivo, ognuno vaga per il campo senza sapere realmente cosa fare.

La sosta arriva al momento opportuno, vanno fatte delle riflessioni e vanno prese delle decisioni importanti per evitare che la barca affondi completamente, i tifosi dell’Udinese meritano di assistere a spettacoli ben più dignitosi e di poter sostenere una SQUADRA, non un gruppo di individui che vagano per il campo. La scelta di sollevare dall'incarico Beppe Iachini va sicuramente in questa direzione anche se non è l'unico ad avere delle colpe, come spesso accade è l'allenatore a pagare per tutti perché nel calcio funziona così.

La spaccatura attuale tra società e pubblico non va sottovalutata, anzi una simile presa di posizione da parte della tifoseria più calda dello stadio merita rispetto e considerazione perché in fondo quello che unisce tutti è l’amore verso questi colori e questa maglia.

Contro la Lazio ci sono stati fischi (meritati) per tutti ( o quasi), il ko interno con i biancocelesti va archiviato come una delle pagine più tristi della storia dell’Udinese, senza nulla togliere alla prestazione della squadra di Inzaghi che ha meritato ampiamente la vittoria dimostrandosi compagine di valore e qualità.

Considerando che il prossimo avversario in campionato si chiama Juventus, stranieri o no in campo (visto che il mercato è chiuso fino a gennaio) c’è una stagione da onorare, chi non se la sente, prima che sia troppo tardi, lo dica e si faccia da parte, chi deve farsi un esame di coscienza se lo faccia, perché ammettere i propri errori non è un difetto ma è sintomo di intelligenza. In bocca al lupo a chi prenderà il posto di Iachini alla guida dell'Udinese, ne ha veramente bisogno.

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