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Stramaccioni può giocarsi la carta Muriel

La vittoria di San Siro è stata un impresa, una di quelle che lasciano il segno. L’Udinese ha dimostrato a tutti con un eccezionale secondo tempo di potersi ritagliare un ruolo da protagonista anche in questa stagione che non aveva...

Monica Valendino

La vittoria di San Siro è stata un impresa, una di quelle che lasciano il segno.

L'Udinese ha dimostrato a tutti con un eccezionale secondo tempo di potersi ritagliare un ruolo da protagonista anche in questa stagione che non aveva riservato finora grandi exploit da parte dei bianconeri di Stramaccioni. Durante l'intervallo qualcosa è cambiato, il tecnico deve aver trovato le parole giuste per provocare nei suoi ragazzi una reazione di questo tipo, e c'è stata la svolta. Toccando ferro questo successo ottenuto contro la squadra di Mancini potrebbe rappresentare davvero la svolta della stagione per i bianconeri che ora sembrano aver ritrovato autostima, entusiasmo e mentalità vincente. E' il momento di proseguire la strada intrapresa e di non sedersi sugli allori e quindi pensare al match contro il Verona è già un obbligo per l'Udinese.

Contro la squadra di Mandorlini dovrebbe tornare a disposizione Luis Muriel che smania dalla voglia di tornare protagonista ma sarà interessante vedere come Stramaccioni avrà intenzione di sfruttare le qualità del colombiano e con che tipo di modulo. A Milano si è un po' tornati all'antico proponendo Di Natale unica punta con Bruno Fernandes subito dietro a sostenerlo, poi successivamente c'è stata la mossa vincente dell'inserimento di Thereau che ha preso il posto del capitano mantenendo quindi lo stesso modulo tattico. Con il ritorno di Muriel ci sarà il ritorno al 3-5-2? Si punterà sempre sulla difesa a 4? Una delle qualità di Andrea Stramaccioni è quella di essere particolarmente propenso ai cambi di modulo e di interpreti a differenza degli anni scorsi quando si giocava sempre e comunque nella stessa maniera, giocando esclusivamente in funzione di Di Natale.  Premettendo il fatto che Totò resta un elemento fondamentale per l'Udinese e che il numero dieci bianconero è l'unico in grado di fare realmente la differenza, è interessante notare quanto il mister cerchi in tutti i modi di trovare pure delle alternative tattiche che rendano la sua squadra un po' meno dipendente dal suo capitano. L'inserimento di Thereau a San Siro nel secondo tempo  ha dimostrato che in quel momento le caratteristiche dell'attaccante ex Chievo sarebbero state più utili al collettivo bianconero ed i fatti hanno dato ragione al tecnico.

Chi dice che l'Udinese gioca meglio senza il suo capitano sbaglia e manca di rispetto ad un campione come Totò che è in grado sempre e comunque di fare la differenza. Dire invece che in certi spezzoni di gara possano essere più adatte le qualità di altri attaccanti ha già più senso e potersi giocare la carta Muriel in un momento cosi importante della stagione può essere una mossa decisiva per le ambizioni bianconere. Come detto in diverse occasioni se il colombiano sta bene fisicamente non ha nulla da invidiare a nessun attaccante del campionato italiano e con la sua velocità ed il suo talento può creare scompiglio nelle difese avversarie.

Di Natale-Thereau-Muriel, 3 assi nella manica che poche squadre in circolazione hanno la fortuna di avere in rosa. Senza dimenticare Geijo che si è dimostrato un grande professionista, facendosi trovare pronto e dimostrando di meritarsi un posto nella rosa bianconera.

Mister Stramaccioni predilige un calcio offensivo e sarà interessante vedere che tipo di soluzione tattica adotterà per fare in modo che la sua Udinese spicchi definitivamente il volo.

"MASSIMO LIVA©MONDOUDINESE

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