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Tra fiducia e incertezze sulle mosse di mercato

«Il Milan ha fatto solo un tiro in porta, abbiamo giocato alla grande. Abbiamo interpretato benissimo la gara e il merito va anche dato al mister». Firmato Allan. «Stramaccioni è un allenatore giovane, intelligente e che deve fare bene nel...

Monica Valendino

«Il Milan ha fatto solo un tiro in porta, abbiamo giocato alla grande. Abbiamo interpretato benissimo la gara e il merito va anche dato al mister». Firmato Allan.

«Stramaccioni è un allenatore giovane, intelligente e che deve fare bene nel calcio. Io sono un suo tifoso e ci credo, poi è logico che i risultati devono avallare questa fiducia. La squadra va tenuta sotto controllo e si vede che quando lui riesce a inculcare la mentalità giusta è sicuramente valido, io ho fiducia». Formato Gianpoalo Pozzo.

Parole che Andrea Stramaccioni merita, finalmente. Anche se qualcuno lo mette ancora in discussione (Maran, a proposito, è praticamente confermato al Chievo), la verità è che la società ha fiducia nel progetto intrapreso. Certamente queste parole potevano venir dette prima, perché se oggi si festeggia, a Genova la stessa squadra è stata definita 'di gladiatori'. Certamente a Parma è crollata, ma forse il caos che ne è scaturito è stato alimentato proprio dalla rabbia per il risultato piuttosto che dalle incertezze sul futuro.

Su Allan è chiaro che se una grande chiamasse con una offerta irrinunciabile, nessuno lo può trattenere. Funziona così ovunque, a meno che non ci si chiami Real Madrid. Inutile girarci attorno, specie in Italia dove il gap con gli ingaggi esteri è marcato. Però il rapporto cucito tra il brasiliano e il suo allenatore è stato sottolineato anche in tempi non sospetti. Strama ha 'il potere' di chiedere al suo centrocampista di rimanere, però serve che la società alzi davvero l'asticella. Un anno da protagonista con un allenatore in cui crede, per Allan non sarebbe un sacrificio, ma occorre cucirgli attorno una rosa competitiva.

Costruire su Allan il nuovo campionato diverrà una scelta importante per vari motivi: senza Di Natale, oltre che un attaccante per sostituirlo, serve ripartire da chi ha esperienza. Ulteriori scommesse possono dover far parlare ancora di anno di transizione e nel nuovo stadio potrebbe rivelarsi un boomerang. La società non ha ancora vagliato offerte su di lui, per adesso solo Widmer, Heurtaux e Karnezis sembrano davvero sul mercato. Il resto è tutto in discussione, anche perché i nuovi regolamenti costringono a pensare bene le mosse prima di muoversi. Una rosa a 25 giocatori (con i tre portieri), se si sbaglia troppo rischia di diventare una rosa a 118 elementi. Ecco perché a volte sembra che la società stia perdendo fiducia. In realtà l'ansia è solo relativa a queste mosse, per questo si pretende impegno assoluto nelle ultime gare: sbagliare giudizio su qualcuno oggi potrebbe avere ripercussioni importanti sul futuro.

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