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Udinese-Juve: Quella volta che…La squadra di Mazzia recuperò due gol

E' novembre 1989, l'Udinese recupera il doppio svantaggio con la Juve negli ultimi minuti e il pubblico friulano presente esulta: ma la gioia di Mazzia durerà ancora poco.

Redazione

E il 19 novembre 1989, la Juve è quella di Zavarov, l'Udinese quella di Mazzia. E i bianconeri originali vanno sotto due reti, sembra tutto compromesso, invece...Invece la reazione è veemente, e Orlando al 78' e Branca quattro minuto dopo recuperano dando nuova linfa alle speranze salvezza dell'Udinese.

Da eroe a imputato ci finisce Fortunato: dal matchball del 2-0, che ha raddoppiato il vantaggio di Zavarov (24'), all'errore, complice il compagno che gli ha gridato «Sei solo», favorendo il gol di Orlando e l'incredibile rimonta dell'Udinese. In 13', il libero della Juventus è passato dagli altari alla polvere, e l'Udinese dalla sconfitta al pareggio, raggiunto da Branca all'82' dopo una carambola tra Bruniera e De Vitis.

Nello spogliatoio le accuse nei suoi confronti non sono mancate di certo. Una giornata storta per il libero bianconero che in tribuna aveva in Sergio Brighenti un osservatore molto attento.

Boniperti ha lasciato lo stadio da vincitore, soddisfatto ed ignaro di ciò che l'aspettava. Ha commentato autocelebrandosi: «Mille partite pesano quando si perde, ma quando si vince tanto no. Oggi sembra un giorno fortunato, ma a metà partita è difficile giudicare. Zavarov? Bel gol, ma gioca nella Juve, tutto regolare».

Capitan Gallego non ha dubbi su un grosso errore dell'arbitro Longhi. «Sullo 0-2 — dice lo spagnolo — all'Udinese è stato negato un calcio di rigore sacrosanto per fallo di mano di Napoli. L'ho fatto rilevare all'arbitro Longhi, ma mi ha risposto di avere applicato la regola del vantaggio perché la palla, dopo il fallo, è finita a De Vitis in ottima posizione per mettere in rete. Ma che vantaggio! La palla, deviata da Napoli, ha subito uno strano effetto e De Vitis l'ha raggiunta a malapena con un colpo di testa che Tacconi ha sventato con gran bravura».

Il guardiano di Schillaci è stato l'argentino Sensini, il quale ne elogia la velocità e il controllo di palla: «E' stata l'unica punta della Juventus e ho cercato di bloccarlo. La Juve è una grande squadra, ma ha segnato quando l'Udinese giocava meglio e in occasione di improvvisi imbambolamenti della difesa».

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