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#Udinese122: 15 dicembre 1991, quel treno speciale per Venezia

#Udinese122: 15 dicembre 1991, quel treno speciale per Venezia

Tra gli avversari c'era chi, negli anni a venire, darà lustro ai nostri colori: Alberto Zaccheroni in panchina e Paolino Poggi in attacco

Paolo Minotti

Era il periodo dei treni speciali, orde di tifosi che si mobilitavano ogni domenica attraversando l'Italia sui binari delle FFSS, come si chiamavano allora. Anche i tifosi bianconeri non erano da meno e nelle annate a cavallo tra il 1990 e il 1992, entrambe di serie B, hanno avuto l'occasione di vivere il più gran numero di derby con Triestina, Venezia, Padova, Verona, potendo raggiungere le città vicine proprio con i treni speciali, in particolare Trieste e Venezia.

Era il 15 dicembre 1991 e l'Udinese di Franco Scoglio, esonerato poi il 26 febbraio del '92 quando i bianconeri erano al terzo posto e rimpiazzato da Adriano Fedele che conquistò ugualmente la serie A classificandosi quarto, era di scena a Venezia, allo Stadio Penzo situato sull'isola di Sant' Elena.

La partenza, al solito, dalla stazione di Udine.  Eravamo tanti, non ricordo con esattezza quanti, ma quel treno era veramente stracolmo di tifosi bianconeri festanti, affacciati ai finestrini con le bandiere sventolanti e le sciarpe in mostra.

L'arrivo a Venezia, l'attesa che i traghetti ci portassero sull'isola, quel movimento ondulatorio che non capivi se era dovuto al mare mosso del canale o dal trambusto causato dal "chi non salta è veneziano".

Poi finalmente a Sant'Elena, l'ulteriore attesa dell'arrivo di tutti i tifosi e infine la marcia verso il Penzo, una fiumana.

La curva ospite, di lì a poco, si riempì all'inverosimile, dando la netta sensazione di quanti eravamo, senza contare la presenza di altri tifosi bianconeri in gradinata ed in tribuna.

Il clima si era surriscaldato, cori e contro-cori, striscioni, e anche qualche contatto tra alcuni nostri supporters e la polizia, mentre in campo un primo tempo scialbo portò le squadre sullo zero a zero all'intervallo.

A inizio ripresa l'improvviso gol del vantaggio dell'Udinese grazie a Marco Nappi, Nippo Nappi, come veniva soprannominato ai quei tempi dalla Gialappa's band, e l'esplosione di gioia nel settore ospite.

Purtroppo venti minuti dopo il Venezia pareggiò con De Patre, togliendoci la gioia di una bella vittoria, ma non di certo quella di aver vissuto una bella trasferta.

Al triplice fischio tutti via, ma stavolta l'attesa fu più lunga, e senza preavviso come fanno oggi, infatti aspettammo all'interno della curva che tutto lo stadio si svuotasse, poi finalmente il via libera anche per noi. Il traghetto fino alla stazione, e poi sul treno  del ritorno a Udine.

Una partita emozionante, una trasferta memorabile, come tante, seppur nel purgatorio della serie B, una partita da ricordare comunque, nella festa dei 120 anni della nostra Udinese, perchè tra le fila di quel Venezia, c'era chi negli anni a venire darà lustro ai nostri colori, Alberto Zaccheroni in panchina e Paolino Poggi in attacco, Massimiliano Caniato in porta, e tra le riserve un certo Diego Bortoluzzi, colui che sarà il vice di Francesco Guidolin a Udine.

Auguri Udinese!

SERIE B 1991-1992

GIORNATA 16
Domenica 15 dicembre 1991
Venezia - Stadio Pier Luigi Penzo
Arbitro: Fabricatore di Roma