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Serie A: la moviola della 31ma

A seguire la moviola della Serie A analizzata dalla Gazzetta dello Sport. EMPOLI-PARMA 2-2 Pasqua di Tivoli È regolare la posizione di Maccarone in occasione del pareggio empolese e non c’è fuorigioco neppure sulla rete di Belfodil: c’è...

Monica Valendino

A seguire la moviola della Serie A analizzata dalla Gazzetta dello Sport.

EMPOLI-PARMA 2-2

Pasqua di Tivoli

È regolare la posizione di Maccarone in occasione del pareggio empolese e non c’è fuorigioco neppure sulla rete di Belfodil: c’è Rugani a tenerlo in gioco sul tiro di Coda respinto dalla traversa.

PALERMO-GENOA 2-1

Cervellera di Taranto

In occasione del 2-0 invocano il fuorigioco i difensori del Genoa, ma Dybala parte dalla sua metacampo. Regolare anche il 2-1 di Falque. Sempre nella ripresa Rispoli segna a gioco fermo: fa bene l’arbitro a interrompere l’azione per la carica di Andelkovic su Lamanna. Nel finale chiamato un fallo in attacco (dubbio) a Pavoletti dopo un contatto con i difensori del Palermo: Gasperini s’infuria ed è espulso.

ROMA-ATALANTA 1-1

Gervasoni di Mantova

Ci sono entrambi i rigori fischiati da Gervasoni: al 3’ Stendardo si butta in scivolata su Ljajic colpendo il pallone con il braccio tenuto largo (parametro che vale la volontarietà); nella seconda occasione molto ingenuo Astori a far fallo su Emanuelson appena dentro l’area in un’azione non certo pericolosa. Nella ripresa andava espulso Dramè per doppio giallo (graziato due volte: mano volontaria e trattenuta su Ibarbo). Non c’è rigore sulla deviazione di Migliaccio che ha le braccia attaccate al corpo, mentre ci poteva stare nel finale per la trattenuta di Masiello su Ibarbo.

SASSUOLO-TORINO 1-1

Calvarese di Teramo

Non felice il rientro di Calvarese: concessi due rigori un po’ così, per non dire inesistenti. Il primo: Floro Flores passa il pallone a Berardi (segnerà a gioco fermo), poi finisce addosso a Glik, ma il difensore è fermo e non fa nulla che si avvicini a un fallo. Nella ripresa le parti s’invertono: Glik sposta il pallone dopo un angolo, Floro Flores non lo trova più e calcia l’aria. Forse c’è un leggero tocco sulla punta del piede di Glik, ma trasformarlo in un rigore...

INTER-MILAN 0-0

Tanti di Livorno

Più che Banti, il protagonista positivo della squadra arbitrale è l’assistente Gianluca Vuoto: decisivo in almeno tre occasioni, una in collaborazione con l’addizionale Doveri nell’episodio dell’autogol di Mexes annullato, giustamente, quando gli interisti già stavano festeggiando. Nella gara dell’arbitro, invece, c’è un errore pesante: manca un rigore all’Inter. Partiamo da qui: siamo al 18’ della ripresa, quando Hernanes calcia di sinistro quasi a botta sicura, ma il pallone è deviato in angolo dal polso di Antonelli. Banti forse lo giudica involontario, ma sbaglia: l’indicazione di Uefa e Fifa è molto chiara, da punire il gesto quando il braccio è tenuto molto largo proprio perché toglie all’avversario un’opportunità. Poco prima, invece, corretto non intervenire quando Mexes salva sulla linea perché il tocco con il gomito arriva dopo una carambola sulla gamba. Non solo, il movimento del braccio è congruo (non va a cercare il pallone) ed è attaccato al corpo.

 

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