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Tavian: “Incognita Cagliari, ma ora siamo più forti”

Una terza vittoria, di certo non impossibile, ci permetterà di affrontare il Napoli con uno stato d'animo più sereno

Redazione

"Dopo la lunga sosta di campionato, Marco Tavian, allenatore e noto opinionista di Udinese Tv torna a parlare del prossimo impegno dell'Udinese in programma domenica 19 novembre allo stadio Friuli

"Mister, come vede il match di ripresa con il Cagliari dopo la lunga sosta?

"La gara di domenica è un pò un'incognita. Sulla carta l'Udinese, che ritengo in questo momento più forte del Cagliari, non dovrebbe avere difficoltà ad agguantare la terza vittoria consecutiva, per poi poter affrontare il Napoli con uno stato d'animo più sereno e per i rossoblù quello di Udine è sempre stato un campo difficile da espugnare. Tuttavia... qualche timore permane. I friulani pagano i tanti nazionali fuori e l'arrivo di Lopez al Cagliari in seguito  all'esonero di Rastelli ha ridato nerbo (e soprattutto punti) alla squadra dopo un avvio di campionato difficilissimo. Il reparto più forte è quello offensivo, soffre invece sui calci piazzati. Ma come ho sempre detto, l'Udinese non deve guardare alle difficoltà degli avversari per trovare solidità e continuità di gioco. Il lavoro va orientato principalmente su se stessa: rafforzare lo spirito di squadra, trovare l'intesa tra i giocatori e soprattutto imparare a non concedersi errori di distrazione.

"Barella, già in odore di Nazionale nel dopo Ventura, la impensierisce?

"Nicolò Barella è un giocatore di quantità e qualità ma data la giovane età non è ancora così determinante per la squadra mancando ancora di esperienza, non è un rifinitore, lo prendiamo a zona. Sicuramente è destinato ad una carriera brillante, infatti mi piacerebbe vederlo in un campo più importante.

"Balic troverà spazio nella partita di domenica contro i rossoblù?

"Diciamo che questa non è la sua partita e si aggiunga anche il fatto che rientra dall'impegno in nazionale. Quasi certamente torneremo al modulo classico dopo il recupero dei vari infortunati.

"Infine, una parola sul caso della Nazionale italiana.

"Non sottovalutiamo le dinamiche del calcio perchè sono le stesse che governano il nostro Paese. Chi ritiene tale mondo superfluo non comprende che invece esso è lo specchio della nostra civiltà. E questa nazionale, con tutto quello che è disceso dalla mancata qualificazione ai mondiali 2018, ne è la riprova: nessuno vuole  mollare i privilegi dopo il fallimento Italia.

 

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