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AUC: festa per Totò, non per l’Udinese

Il sole di Udine prova a scaldare il pubblico venuto al Friuli sperando di vedere una bell Prtita e magari di festeggiare con una vittoria i 200 gol in 400 partite dell’ inossidabile capitano bianconero. L’ Udinese con Guillerme dietro le...

Monica Valendino

Il sole di Udine prova a scaldare il pubblico venuto al Friuli sperando di vedere una bell Prtita e magari di festeggiare con una vittoria i 200 gol in 400 partite dell’ inossidabile capitano bianconero. L’ Udinese con Guillerme dietro le punte manovra il gioco ma la partita non decolla, complice anche un arbitraggio a dir poco dilettantistico.Si rivedono Pinzi e Domizzi, con Badu, tutto fumo e niente arrosto. Il primo tempo scivola senza grossi scossoni, l’ Udinese gioca di più ma non conclude e rischia su un capovolgimento di fronte di capitolare, quando Danilo salva sulla linea e Karnezis si guadagna il 7 per un’ ottima parata. 2 minuti di recupero e lui sempre lui, il capitano, decide di tagliare quota 200 gol stoppa a centro area e spedisce la palla in rete. 200 sonetti per il mondo del calcio che collocano Antonio di Natale nell’ olimpo del calcio. Nel secondo tempo i bianconeri si perdono un poco, sbagliano e rischiano più del dovuto.

I fantasmi di ciò che accadde col cesena fanno tremare i cuori friulani, i clivensi prendono coraggio, il sole tramonta, il freddo si fa sentire e molti vorrebbero che un disorientato Cervellera mandasse tutti a santa Caterina in anticipo. Ma si gioca almeno 90 minuti ed al 74′ il Chievo pareggia con un tiro da fuori. Quando guardavo giocare Borin, Galparoli, Tesser…mi accontentavo di andare ad Avellino e pareggiare, nel calcio ci sta’  tutto, si può vincere contro chi gioca meglio o perdere con chi fà un unico tiro in porta, ma regalare il risultato facendo a gara per chi gioca peggio è dura. C’è un errore mentale, come dice il mister, quando vinci 1 a 0 non devi gestire ed abbassarti, devi provare a segnare ancora, l’ amarezza più grande è non aver potuto festeggiare di Natale con una vittoria. L’ Udinese è un cantiere aperto, tra prove ed infortuni c’è un p’ò di confusione in campo, manca gioco e si sbaglia troppo così oggi si è sprecata un’altra occasione per far punti, ma l’ importante, dice stramister, è vedere che c’è un’ idea che stà crescendo in questo che è un progetto biennale. Se lo dice lui stiamo a vedere. Ora ci sarà prima la doppia trasferta Milanese poi faremo qualche calcolo per vedere dove la nostra Udinese potrà arrivare

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