watford e granada

Granada – Espanyol 1-1 : locura y mala suerte

Un pareggio che lascia l'amaro in bocca ad un Granada propositivo e ben messo in campo. In 10 uomini per più di un'ora a causa della doppia pazzia di Barral, a sottrarre il bottino pieno ai Rojiblancos è una sfortunata autorete di Miguel Lopes.

Jacopo Bravi

Il momento più importante della stagione del Granada è arrivato. Quella di questa sera contro l'Espanyol è la prima di due partite che i Rojiblancos giocheranno con il favore di campo, entrambe contro squadre che lottano per non retrocedere. Insomma, prima di Pasqua sapremo se nella città dell'Alhambra si gioirà solo per motivi religiosi o se questi potranno confondersi con quelli calcistici.

I Catalani, allenati da Constantin Galca, arrivano in terra andalusa forti della fondamentale vittoria casalinga sul Rayo Vallecano, la terza nelle ultime quattro gare disputate, ma privi di Caicedo, Arbilla, Victor Sanchez e Diop. Ai padroni di casa, invece, peserà come un macigno la squalifica per somma di gialli che la federazione ha imposto ad Adalberto Peñaranda. Josè Gonzalez vuole i tre punti a tutti i costi e schiera Barral ed El Arabi come coppia d'attacco supportata sulla sinistra dalla velocità di Isaac Success e al centro dai piedi buoni di Ruben Rochina. Il 4-4-2 di partenza potrà quindi trasformarsi all'occorrenza in un 4-3-3 o un 4-2-4 molto offensivi nella speranza di sbloccare subito il risultato e ripartire nel caso l'Espanyol dovesse sbilanciarsi troppo.

Il match fatica a decollare. Le squadre sono contratte e nervose; la paura di un passo falso la fa da padrona e non permette al gioco di entrambe di svilupparsi in maniera fluida. Sconcertante l'atteggiamento di David Barral, titolare per l'assenza forzata di Peñaranda che non sfrutta l'occasione di mettersi in mostra e di dare il suo contributo. Anzi, rischia di compromettere la partita della sua squadra a causa della troppa foga dei suoi contrasti: due falli, due gomitate e due cartellini gialli che al minuto 27 lasciano il Granada in dieci uomini. Per fortuna sua e del popolo del Nuevo Los Carmenes i ragazzi di Josè Gonzalez sembrano quasi trovare giovamento dall'inferiorità numerica. Il colpo di testa a fil di palo di Ricardo Costa è il preludio al vantaggio dei padroni di casa. Al 40' Success vince un contrasto sulla fascia, la retroguardia dell'Espanyol si ferma convinta che l'arbitro avrebbe fischiato fallo, il nigeriano entra in area con un doppio passo, sfera che carambola sullo stinco di un difensore biancoblu e finisce sul sinistro di Ruben Rochina che batte Pau Lopez e gonfia la rete. All'intervallo il Granada è avanti 1-0 sull'Espanyol.

I Nazarì rientrano dagli spogliatoi ridisegnati in assetto più conservatore. Success e Rochina partono più arretrati e danno una mano ai terzini in fase di copertura, Doucoure e Ruben Perez rimangono più abbottonati sulla mediana. Tatticamente il Granada regge bene e non lascia spazi ai Periquitos. L'Espanyol fatica a creare occasioni degne di nota. Solo l'ingresso di Mamadou Sylla da brio alla manovra ospite che però sbatte costantemente sul muro del Granada. Il match sembra scorrere sul binario preferenziale per gli uomini di Josè Gonzalez ma l'intero Nuevo Los Carmenes non ha ancora fatto i conti con la sfortuna. Al minuto 82 un innocuo cross basso dalla sinistra del paraguaiano Hernan Perez impatta sulla gamba destra di Miguel Lopes, intervenuto in scivolata per deviare il filtrante verso il centro dell'area; Andres Fernandez è preso in controtempo e non può fare altro che osservare il pallone entrare nella propria porta. La forza e la voglia per recuperare non ci sono. Gli ospito provano con le ultime energie a raddoppiare ma è troppo tardi. Triplice fischio e 1-1 finale nel posticipo della Liga fra Granada ed Espanyol.

Locura y mala suerte a parte, è un punto prezioso per i Rojiblancos che agganciano il duo Rayo-Getafe a 27 e si portano a +3 da Levante e Gijon ultime della classe. Sabato in Andalusia arrivano proprio i "bandati" di Vallecas. Arrivarci con la vittoria di oggi sarebbe stato sicuramente meglio ma la consapevolezza di aver meritato molto di più di quanto raggiunto sarà un fattore determinante per conquistare i 3 punti.

foto www.elespanol.com

Potresti esserti perso