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Rossit, un salto per sognare

A Bressanone, le performance dell'artista Rossit (1,97) delle Fiamme Oro proiettano l'azzurra in una dimensione internazionale

Redazione

Senza voler praticare un repertorio di lesa maestà, Desirèe Rossit, 22 anni compiuti il giorno di San Giuseppe, è in anticipo sulla regina. Nel 1977, a 24 compiuti da un mese, Sara Simeoni portò il record italiano a 1,93. Capitò a Formia, in uno dei luoghi amati e vissuti con affetto profondo da Sara e fu il sedicesimo limite firmato dalla veronese. 

Desirèe Rossit (foto Colombo/FIDAL)

Un anno dopo, stessa pedana, si elevò a 1,95, e per salire di altri due centimetri e portarsi a 1,97 scelse l’aria frizzante della finlandese Kouvola. Era il 1978, l’anno dei prodigi, del record mondiale di Brescia a 2,01, preceduto da 1,98 (4 agosto), dal bis praghese, sulla collina di Strahov, di 27 giorni dopo, in fondo al memorabile duello con Rosemarie Ackermann. E così questo 1,97, sostenuto da un robusto progresso (tre centimetri più di quanto Desirée aveva scavalcato nella città-fortezza di Namur, il 22 maggio), riporta a una stagione memorabile, conferma la vena friulana di chi ama spingersi verso l’alto e apre le porte a un futuro dietro l’angolo. Europeo e olimpico. Le italiane che volano finiscono per "t".

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