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Trost e Rossit, salti d’oro

I sogni di medaglia a Rio per le friulane Trost e Rossit

Redazione

Alessia Trost arriva ai Giochi nella fase finale di una stagione non particolarmente esaltante (o comunque, non in linea con le aspettative), condizionata com’è stata da problemi di varia natura. Finalista sia ai Mondiali indoor di Portland (settima) che agli Europei (sesta), la friulana ha certamente le potenzialità per piazzarsi tra le migliori a Rio, dove, esattamente come nella marcia, l’assenza delle russe libererà spazi significativi (a disposizione anche di Desirée Rossit, capace quest’anno di crescere fino a 1,97). Merita la citazione nel gruppo dei cacciatori di finale anche Fabrizio Donato, che a Rio, il 14 agosto (24 ore prima della qualificazione) compirà 40 anni, e che agli Assoluti di Rieti, malgrado un non eccellente rapporto con la pedana, era apparso in ottime condizioni di forma. Lo scenario della specialità, anche a causa dei tanti atleti vittime di infortuni (incluso il nostro Daniele Greco), è meno ricco del passato. E questo, indubbiamente, contribuisce ad alimentare le speranze. (FIDAL)

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