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Gsa Udine, Nobile: questa squadra non molla mai

La sconfitta con Bergamo non ha lasciato strascichi in casa bianconera: "C'è amarezza per il risultato, ma anche la consapevolezza che abbiamo lottato fino alla fine". Figlio d'arte, il giovane play friulano si sta inserendo al meglio nella...

Castellini Barbara

Due settimane per ritrovare condizione fisica e "carica". Dopo il ko con Bergamo è ripresa la preparazione della Gsa Udine in vista del prossimo impegno, previsto per sabato 12 marzo (palla a due alle 21) a Desio (in provincia di Monza-Brianza) contro l'Aurora Pallacanestro. Sarà il sestultimo match della regular season prima dell'inizio dei play-off. La stagione, quindi, entrerà presto nella fase più calda e ci sarà bisogno del contributo da parte di tutti. Ne è convinto anche Vittorio Nobile, playmaker di San Daniele classe '95, che dopo un'esperienza di tre anni a Pordenone, è stato ingaggiato la scorsa estate dal club di Alessandro Pedone. Figlio d'arte (il padre Tiziano è un ex cestista), Nobile è cresciuto con il mito di Magic Johnson ("uno dei più grandi playmaker di sempre, rappresenta la mia massima aspirazione") e, giornata dopo giornata, sta diventando un elemento prezioso per il team di coach Lino Lardo.

Nobile, si sa che il ruolo di play implica una grande conoscenza della squadra, un'ottima visione di gioco e la capacità di impartire i ritmi ai compagni. Nella sua crescita a Udine a chi vanno i meriti maggiori? A lei? Ai compagni? A coach Lardo?

All'inizio ho avuto qualche difficoltà, perchè non conoscevo i compagni. Poi grazie a loro e grazie all'allenatore ho cercato di capire le situazioni migliori per poter passare la palla e creare maggiori pericoli agli avversari. Adesso è arrivato anche Antonio Porta che è un grande playmaker, da lui posso solo imparare.

Domenica è arrivato il ko con Bergamo dopo una settimana molto complicata dal punto di vista della preparazione. Che cosa vi ha lasciato questa sconfitta?

Questa sconfitta ci ha lasciato molto amarezza, perchè non eravamo al meglio. Noi avevamo poca pericolosità dagli esterni perchè ci mancavano due esterni importanti come Pinton e Poltroneri. Il nostro errore principale è stato non aver cercato i lunghi con insistenza. Comunque dobbiamo vedere questo risultato anche dal lato positivo: abbiamo lottato fino alla fine, anche se alla fine non siamo riusciti a superare Bergamo.

Quella con i lombardi è stata anche una gara in cui gli errori nei tiri liberi hanno pesato parecchio. E' piuttosto strano che una squadra dotata di notevoli capacità tecniche fallisca così tanto, non trova?

Sicuramente nei tiri liberi non brilliamo particolarmente. Non saprei darne una motivazione... E' qualcosa di molto soggettivo. Il tiro libero non è come un tiro normale in partita, forse alcuni di noi avvertono troppo pressione... invece dovrebbero andare lì tranquilli ed effettuare un tiro meccanico, perchè di questo si tratta. Comunque ci stiamo lavorando in ogni allenamento, possiamo solo migliorare.

Domenica prossima il campionato di serie B sarà fermo per le Final Eight e poi si ripartirà sabato 12 marzo da Desio per il rush finale prima dei play-off...

Questa settimana la usiamo per fare del lavoro differenziato. Se un giocatore ha bisogno di recuperare, effettuerà determinati esercizi, se qualcuno, invece, dovrà ritrovare il ritmo-partita si allenerà forte. Questa pausa arriva senza dubbio nel momento giusto perchè consentirà a tutti noi di ritrovare la migliore condizione, in particolare a chi è reduce da infortunio. Adesso cominciano le gare che contano. Ci stiamo avvicinando ai play-off e lì dobbiamo essere veramente perfetti. Dobbiamo stare attenti alle palle perse, a ogni dettaglio e lavorare sulle piccole cose.

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