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PalaCarnera, Honsell: “Impianto tra i più sicuri in Italia”

Il primo cittadino ha sottolineato: "La struttura è stata concepita per assorbire scosse e microscosse. Il tetto è in grado di reggere fenomeni metereologici estremi"

Castellini Barbara

Il PalaCarnera riapre ufficialmente le porte. Dopo il "rodaggio" avvenuto nei giorni scorsi con le Finali nazionali Under 18 maschili di basket, che hanno visto trionfare la Virtus Bologna (22° scudetto giovanile), questa mattina si è tenuta la cerimonia d'inaugurazione ufficiale, alla presenza delle massime autorità politiche regionali e locali. Oltre che di molti sportivi del presente e del passato presenti sugli spalti del Carnera.

"Innanzitutto desidero ringraziare la Regione - l'incipit del sindaco di Udine Furio Honsell -, che ci ha permesso di realizzare questo intervento di ristrutturazione. Il secondo punto è che questo oggi può essere considerato l'impianto di basket più sicuro in Italia. E' stato realizzato con i criteri più sofisticati per renderlo antisismico, ogni pilastro poggia su cuscinetti, su polimeri per assorbire le scosse e le micro-scosse e il tetto è costituito da unico, grande componente e può reggere carichi importanti in caso di fenomeni metereologici estremi. E' stata garantita la massima sicurezza per gli spettatori".  Il primo cittadino udinese è tornato poi sulla polemica relativa ai costi: "In molti ancora si domandano perchè non sia stato rifatto completamente. La risposta è semplice: ci sarebbero voluti tre volte i soldi spesi per la ristrutturazione, che è costata complessivamente quattro milioni di euro. Dunque è stata, a mio avviso, un'operazione virtuosa. Assieme al riammodernamento dello stadio Friuli, quest'opera ricostituisce quel polo sportivo dei Rizzi, che lo rende unico grazie alla vicinanza con il sistema autostradale e grazie alla disponibilità di parcheggi. Si tratta di uno spazio non solo per l'attività sportiva, ma anche per altre manifestazioni di carattere diverso. Questo palazzetto ospiterà il basket maschile, il basket femminile, ma anche manifestazioni internazionali inerenti altre discipline".

Nel corso della cerimonia è intervenuta anche la presidente della Regione Fvg Debora Serracchiani: "Il sindaco e gli assessori non hanno mai avuto tentennamenti, nemmeno quando ci sono stati dei rallentamenti indipendenti dalla volontà degli amministratori. E' stata restituita alla città una struttura diversa, riqualificata, migliorata dal punto di vista estetico, polifunzionale. Credo che il lavoro finale sia stato un lavoro importante. E soprattutto non sono state sprecate risorse. Qui la Regione ha voluto accompagnare questo intervento, che è stato un'iniziativa di sobrietà. Spesso l'amministrazione decide di abbandonare l'impianto esistente e realizzare uno nuovo altrove. Pensate cosa avrebbe significato dismettere questa struttura... Molto probabilmente se avessimo deciso di costruire un palazzetto nuovo, non l'avremmo fatto qui e questo sarebbe stato abbandonato. Avremmo sicuramente speso molto pià soldi. E invece abbiamo recuperato un pezzo di storia della città e della regione. Credo che sia stata la scelta migliore. L'importante è non tentennare e andare fino in fondo, così come è stato fatto. Cercheremo di portare eventi importanti, valorizzando ulteriormente il binomio sport-turismo. Il Friuli Venezia Giulia è la regione che, in proporzione al numero di abitanti, ha il maggior numero di sportivi. Questa è una regione che investe e crede nello sport".

Al taglio del nastro erano presenti anche l'assessore ai Lavori pubblici del Comune di Udine Pierenrico Scalettaris che ha seguito in prima persona il complesso intervento di ristrutturazione e l'assessore allo Sport Raffaella Basana. Tra i tanti volti noti presenti sugli spalti, anche Nino Cescutti e Lino Paschini, presenti nel 1970 all'inaugurazione ufficiale del Carnera. Presenti anche il delegato provinciale del Coni Alessandro Talotti, il deputato Paolo Coppola, il consigliere regionale Vincenzo Martines, l'ex assessore ai Lavori pubblici Gianna Malisani, il presidente dell'Udinese Calcio Franco Soldati, il project manager dello stadio Friuli Alberto Rigotti, il general manager della Gsa Udine Davide Micalich e molti altri.

Al termine dei discorsi ufficiali, il pubblico ha potuto assistere a un'esibizione di tre giovanissime atlete dell'Asu e a una gara mista tra i ragazzi del settore giovanile della Gsa Udine e le ragazze della Delser Basket School.

 

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