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Cesari: ‘Tavecchio ripensaci, la moviola in campo chiarirebbe il 97,1% dei casi’

Graziano Cesari, ex arbitro internazionale ed esperto moviolista di Mediaset, ha realizzato insieme alla testata giornalistica di informazione sportiva SuperNewsun’interessante ricerca sull’utilità del ricorso alla moviola nel...

Monica Valendino

Graziano Cesari, ex arbitro internazionale ed esperto moviolista di Mediaset, ha realizzato insieme alla testata giornalistica di informazione sportiva SuperNewsun'interessante ricerca sull'utilità del ricorso alla moviola nel calcio. 

Le infinite polemiche di Juventus Roma, prima, e la stringente attualità delle insufficienti direzioni di gara di Valeri in Milan Udinese e di Mazzoleni in Roma Inter ripropongono il tema mai sopito della tecnologia nel mondo del calcio. Il tutto a pochi giorni di distanza dalle dichiarazioni del presidente della FIGC Carlo Tavecchio con le quali ribadiva la sua contrarietà alla moviola in campo. “La tecnologia è ormai indispensabile” ha scritto Adriano Galliani in una lettera inviata proprio al numero uno della Federcalcio.

In questo che è un dibattito ormai decennale, SuperNews e Graziano Cesari, ex arbitro internazionale ed esperto moviolista di SportMediaset, hanno effettuato uno studio teso ad illustrare pro e contro di una eventuale applicazione della moviola in campo. Con l’ausilio del mezzo tecnologico gli arbitri garantirebbero decisioni corrette nel 97,1% dei casi. Gli errori arbitrali sarebbero solo un ricordo perché gli episodi relativi al restante 2,9% rientrerebbero in quella speciale categoria che racchiude i casi impossibili da decifrare, anche con l’ausilio del mezzo tecnologico.

La ricerca è stata effettuata dalla redazione di SuperNews analizzando i 368 casi da moviola del campionato di Serie A 2013-14. Insieme a Graziano Cesari abbiamo rivisto tutti gli episodi passando in rassegna le immagini televisive dell’archivio della sua trasmissione “La Moviola è uguale per tutti” e le moviole dei principali quotidiani nazionali come quelle del Corriere dello Sport e della Gazzetta dello Sport. Le evidenze di questo studio sono decisamente sbalorditive:  nella scorsa stagione gli arbitri hanno valutato correttamente 219 episodi (59.5%) mentre gli errori arbitrali acclarati sono stati 138 per una percentuale del 37.6%. Avendo avuto a disposizione il mezzo tecnologico a bordo campo si sarebbe potuti arrivare ad uno stato di perfezione (io la chiamerei giustizia) quasi assoluta (97.1%). Ovviamente anche la classifica finale del campionato sarebbe stata differente e molti verdetti sarebbero stati stravolti. Ad esempio la Juventus non avrebbe stabilito il record di punti, Torino e Parma non si sarebbero litigate l’Europa League e il Milan non sarebbe rimasto fuori dalle coppe.

Sì, ma quel 2,9%? 

I detrattori della moviola in campo avranno subito storto il naso di fronte a quel 2,9% di episodi non chiariti nemmeno dal mezzo tecnologico. Stiamo parlando di 11 casi su 368, un dato irrisorio se confrontato con l’abbattimento pressoché totale degli errori arbitrali. In ogni caso, ribadiamo, questo 2,9% si riferisce esclusivamente ad episodi non chiariti nemmeno dai replay televisivi. Per capire meglio citiamo il famosissimo contatto tra Pjanic e Pogba relativo a Juventus Roma di quest’anno. Ancora oggi, dopo centinaia di replay da infinite angolazioni, non si è giunti ad una conclusione certa. Era rigore? Il contatto era fuori o dentro l’area? Pensate che in tutta la scorsa stagione questa tipologia di episodio si riduce ad 11 casi, un dato come detto irrisorio. Cosa fare di fronte a queste situazioni? Facile, basta rimettere la decisione definitiva all’arbitro previa consultazione delle immagini televisive.

CLASSIFICA: 

Juventus 94

Roma 87

Napoli 74

Fiorentina 69

Inter 63

Milan 61

Torino 59

Parma 54

Lazio 53

Verona 51

Atalanta 51

Sampdoria 46

Udinese 45

Genoa 44

Cagliari 41

Chievo 36

Sassuolo 36

Catania 29

Livorno 26

Bologna 26

I verdetti 

Più che di classifica senza errori arbitrali è proprio il caso di parlare di classifica con la moviola in campo. Ebbene questa sarebbe stata la graduatoria finale della stagione 2013-14 applicando la moviola da bordo campo.

Come abbiamo anticipato, la Juventus non avrebbe stabilito il record dei 102 punti ma si sarebbe fermata a 94 vincendo comunque lo scudetto. Sarebbe stata stravolta quasi completamente la zona Europa League visto che il Milan (cui mancano 7 punti) avrebbe agguantato l’ultimo posto utile a scapito di Torino e Parma, protagoniste invece di una estenuante diatriba estiva. Immutata, per finire, la zona retrocessione.

Moviola in campo: come e quando applicarla? 

Rendere lo sport più giusto e più aderente alle aspettative del tifoso è possibile se non doveroso. La Nba, Lega professionistica statunitense di pallacanestro, ha appena inaugurato un replay center costato la bellezza di 15 milioni di dollari per consentire agli arbitri di visionare in tempo reale gli episodi controversi. E’ solo un piccolo aneddoto per evidenziare la differenza culturale tra il mondo del calcio italiano (ma anche europeo) e l’iperprofessionismo targato USA. Non mi risulta poi che in America abbiano smesso di seguire il basket per via della moviola in campo.

Fatta questa premessa è giusto ipotizzare alcune regole di applicazione della tecnologia. Prendere spunto da altri sport nei quali questa ha fatto già il proprio ingresso è doveroso. Da parte mia, considerato che storicamente si verificano massimo 4-5 episodi gravi a partita, opterei per 2 chiamate a tempo a beneficio di ogni allenatore (quindi 4 in totale). Una volta richiesto l’ausilio del mezzo tecnologico l’arbitro si recherebbe nella postazione a bordo campo (come nel volley) e prenderebbe visione del replay (magari già selezionato dal quarto uomo) per poi procedere alla decisione finale.

Moviola in campo: i benefici non sarebbero solo tecnici. 

I vantaggi dell’applicazione della moviola in campo sono molteplici ed evidenti. Il gioco del calcio sarebbe più giusto e andrebbe incontro ai milioni di tifosi che manifestano da tempo un profondo bisogno di legalità, nella vita come nello sport. Si azzererebbero le polemiche, dentro e fuori dal rettangolo di gioco contribuendo ad una sensibile diminuzione della violenza verbale e fisica. Pensate a quante volte le tifoserie si “surriscaldano” (mettiamola così) per un errore arbitrale. Con la moviola in campo si annullerebbero i pretesti per gli scalmanati di praticare violenza sugli spalti o fuori dallo stadio. Caro presidente Tavecchio, questo era per Lei. Ci pensi bene prima di archiviare quella che sarebbe una svolta culturale epocale e un’occasione irripetibile per la credibilità del calcio italiano. 

da news.superscommesse.it - calciomercato.com

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