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Scelte di vita: Portanova sceglie la D col Siena

Scelta di vita, scelta di cuore, scelta definitiva. Daniele Portanova, 36 anni appena compiuti, più di 300 gare in A, «riparte» dalla Serie D. Lo fa all’ombra della Torre del Mangia, a Siena, dove aveva lasciato un bel pezzo di cuore nel...

Monica Valendino

Scelta di vita, scelta di cuore, scelta definitiva. Daniele Portanova, 36 anni appena compiuti, più di 300 gare in A, «riparte» dalla Serie D. Lo fa all’ombra della Torre del Mangia, a Siena, dove aveva lasciato un bel pezzo di cuore nel 2009, quando, abbastanza sorprendentemente, l’allora presidente Giovanni Lombardi Stronati scambiò l’idolo della curva, da 5 anni in bianconero, con Terzi del Bologna. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata. Il Siena non si è iscritto alla Serie B l’estate scorsa, è ripartito dai Dilettanti con una nuova società e adesso, con Massimo Morgia alla guida, è primo in classifica, con ottime possibilità di salire in Lega Pro.  

l’idea Portanova si è salvato prima con il Bologna e poi con il Genoa, ma Venditti canta «certi amori non finiscono» e il difensore centrale, romano (anche se di sponda laziale) ne è stato la dimostrazione. Dopo aver risolto il contratto in estate con il Genoa, Portanova ha atteso una chiamata interessante. Poi, fra una passeggiata in piazza del Campo un’altra per il Corso, è venuta l’idea: allenarsi con la squadra di Morgia in Serie D. Così, ottenuto il «sì» dal presidente Antonio Ponte, dai primi di novembre Portanova ha ricominciato a correre con la sua ex squadra. «Non voglio illudere nessuno – ha detto due mesi fa – mi sento un giocatore di Serie A, sono qui per riprendere la condizione, poi del domani non c’è certezza». Tifosi e società si sono attaccati a quella affermazione di rinascimentale memoria e Massimo Morgia ha lavorato ai fianchi il giocatore in queste settimane, convincendo piano piano Portanova che, soprattutto in assenza di offerte allettanti dalla Serie A o B (rifiutata ad esempio quella del Bari), Siena sarebbe stata la scelta giusta. Ma molto hanno fatto attaccamento e vero e proprio amore del giocatore per la città e la Balzana, lo stemma bianco e nero di Siena.

SCELTA DI VITA «E’ la mia seconda casa – ha aggiunto qualche settimana dopo il suo nuovo arrivo Portanova – qui abita la mia famiglia e ho tanti amici, qui torno sempre appena posso e qui ho interessi commerciali (ha appena aperto un negozio di abbigliamento in pieno centro storico, ndr )». Alla fine, è arrivata la firma. A 36 anni appena compiuti, pur con un fisico integro, è una scelta definitiva per la sua carriera, ma anche grazie alla sua classe e alla sua esperienza il Siena potrà tornare dove era prima della crisi della banca Mps. Con Portanova e magari anche con Simone Vergassola, 10 anni a Siena, un altro che l’estate scorsa ha fatto una scelta di vita, anche se al momento è infortunato. «La torre (del Mangia) ti si infila dentro al cuore» recita uno stornello senese, evidentemente è proprio così .

"Gazzetta dello Sport

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