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Cerci: L’Atletico lo dà al Milan lui vuole l’Inter

Come il bimbo che sotto l’albero di Natale trova il giocattolo tanto desiderato, ma poi fa appena in tempo a scartarlo e scopre che per un motivo strano non può usarlo. Quel bimbo è Pippo Inzaghi, il giocattolo è Alessio Cerci: virtualmente...

Monica Valendino

Come il bimbo che sotto l’albero di Natale trova il giocattolo tanto desiderato, ma poi fa appena in tempo a scartarlo e scopre che per un motivo strano non può usarlo. Quel bimbo è Pippo Inzaghi, il giocattolo è Alessio Cerci: virtualmente rossonero la notte di Natale, sicuramente al centro di un intrigo il giorno di Santo Stefano. L’accordo tra Milan e Atletico Madrid era stato trovato senza problemi: Fernando Torres in Spagna, Cerci in Italia. Tutti sarebbero contenti: Inzaghi che finalmente vedrebbe arrivare l’esterno che tanto voleva in estate e che a gennaio sostituirebbe Honda, impegnato in Coppa d’Asia; Simeone e tutti i colchoneros che riabbraccerebbero il Niño; il centravanti spagnolo che ha capito di avere poco spazio in rossonero. Manca un pezzo, però: ed è un pezzo molto importante. Cerci vuole lasciare Madrid e trasferirsi a Milano, ma preferirebbe l’Inter. Alessio non ha nulla contro il Milan ed è logicamente orgoglioso per la richiesta del club rossonero, ma aveva dato l’ok al passaggio in nerazzurro dopo aver parlato direttamente con Mancini. E adesso convincere Cerci a cambiare idea non è così semplice.

LA SITUAZIONE Il giocatore è in vacanza alle Maldive, è atteso a Madrid domani e nel frattempo riflette sulla risposta da dare al suo club che ha fatto filtrare l’idea di metterlo di fronte a una scelta drastica: «o vai al Milan o resti qui, e in panchina, fino al termine della stagione». Cerci ha già disdetto la casa nella capitale spagnola, ma al di là di questo particolare è chiaro che la situazione è fluida e sono possibili tutte le soluzioni. Di solito la volontà del giocatore è determinante, ma è anche vero che lo stesso Cerci potrebbe capire quanto sia importante per la sua carriera l’offerta del Milan. Inoltre l’Atletico è molto infastidito dal fatto che Mancini abbia contattato direttamente il giocatore, senza passare attraverso i canali ufficiali della società spagnola. Tanto che a Madrid valutano addirittura l’ipotesi di una denuncia dell’Inter alla Fifa. Ad avvalorare la storia del «dispetto» ci sono gli ondeggiamenti dei nerazzurri: nel pomeriggio avevano garantito all’Atletico che si sarebbero mossi solo nel caso in cui fosse saltata l’operazione col Milan; in realtà in serata si sono moltiplicate le voci di nuovi contatti tra il club di Thohir e il giocatore, cui si sono aggiunte indiscrezioni riguardo una telefonata di Cerci a D’Ambrosio, suo ex compagno nel Torino e ora difensore nerazzurro. Inzaghi preme, ieri è riuscito a parlare direttamente con l’esterno che il giorno prima non aveva risposto alle chiamate del tecnico rossonero, che voleva già Cerci la scorsa estate e l’ha nuovamente chiesto a Galliani per la sessione invernale, visto che per tutto gennaio il Milan dovrà fare a meno di Honda impegnato con il Giappone in Coppa d’Asia. Probabilmente, dal punto di vista tattico, l’inserimento di Cerci nella squadra rossonera sarebbe più semplice rispetto a quello nell’Inter.

UN ALTRO DERBY Adesso, comunque, Cerci deve decidere in fretta. Inter e Milan (che nel frattempo ha rallentato la trattativa per Suso del Liverpool) attendono di sapere se possono contare su di lui. Dopo quello per Bonaventura, un altro derby sul mercato.

"Tratto dalla Gazzetta dello Sport

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