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Bertolotto: “Il ritmo del Pordenone è da Serie A”

Il giornalista che segue i neroverdi per Messaggero Veneto e Gazzetta dello Sport guarda con ottimismo al futuro della squadra di Tesser

Redazione

"C'è di che essere ottimisti. Alberto Bertolotto ne è sicuro: il giornalista e scrittore sportivo che segue il Pordenone per Messaggero Veneto e Gazzetta dello Sport è convinto che il futuro dei neroverdi in questo campionato sarà a tinte pastello.

"Perché? "Gli attuali 22 punti, con sei giornate alla fine del girone d'andata, potrebbero diventare 33-35, con una proiezione realistica, al giro di boa: se fosse così vorrebbe dire che al Pordenone per salvarsi nel ritorno basterebbe fare circa dieci punti", osserva Bertolotto.

"Secondo l'apprezzato giornalista, insomma, al netto del sogno Serie A, la salvezza non dovrebbe essere un problema. "Lo dice la storia – evidenzia -: ci sono squadre che, trovatesi nella situazione dei ramarri a questo punto della stagione, sono state promosse. I ritmi che sta tenendo la squadra di Tesser non sono da play-off, bensì da promozione diretta".

"Serie A, tuttavia, è una parola che in città si fa fatica a pronunciare. "Al netto del fatto che il Pordenone deve tentare di rimanere più in alto possibile il più a lungo possibile, conservare la Serie B sarebbe già un miracolo sportivo: non dimentichiamoci, mai, da dov'è partita la società. Ci sono piazze ben più importanti, per tradizione e numero di abitanti, che da anni arrancano in Serie C e D: faccio un nome, Taranto".

"Il mercato di gennaio è vicino: secondo Bertolotto, come da tradizione la società del presidente Mauro Lovisa non effettuerà operazioni di particolare rilievo. "Negli ultimi anni il club ha fatto un mercato di gennaio spinto solo quando si trovava in difficoltà: non mi sembra questa la situazione attuale. A mio giudizio, in questo momento il Pordenone non ha bisogno di nulla".

"Quindi, una riflessione tecnica. "Ogni giocatore del Pordenone ha grande disponibilità nell'aiutare i compagni: uno stato d'animo figlio delle motivazioni, che molti in C non avrebbero potuto continuare ad avere – afferma Bertolotto -. Il mix di giovani ed esperti, poi, è fondamentale; allo stesso tempo, la squadra di Tesser ha una peculiarità invidiabile: la capacità di leggere, quasi sempre bene, i vari momenti di una partita. Non è cosa da poco, soprattutto in Serie B".

"L'ultima riflessione il giornalista la riserva al possibile dualismo tra Gavazzi e Chiaretti. "Per scelta il club vuole avere in rosa giocatori in grado di ricoprire più ruoli: penso a Gavazzi e Ciurria. Per il ruolo di trequartista credo che spesso Tesser sceglierà l'elemento più adatto all'avversario di turno: il tecnico trevigiano sovente prepara le partite con un occhio di riguardo per chi si troverà davanti".

Questi alcuni dei libri di Alberto Bertolotto:

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