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Messaggero Veento: Pordenone, Strizzolo-Mancosu e quella gavetta in comune

Quella tra Pordenone ed Entella, domani a Chiavari, sarà anche la sfida tra due attaccanti emersi dalle categorie inferiori

Redazione

Il punto del Messaggero Veneto sul Pordenone:

Tanti calciatori hanno avuto una carriera in discesa, guadagnandosi tutto sommato facilmente ciò che hanno. Altri hanno dovuto sgomitare, partendo dal basso e ottenendo tutto sul campo. Virtus Entella-Pordenone, in programma domani a Chiavari, regala una sfida che fa parte dell'ultima famiglia: Matteo Mancosu e Luca Strizzolo, attaccanti principali delle rispettive squadre, rispettivamente classe 1984 e 1992, hanno iniziato la loro carriera nei dilettanti e solo dopo tutta la gavetta sono arrivati in serie B, categoria in cui stanno dimostrando ancora una volta di poter dire la loro.I PERCORSI "Striz" ha iniziato il suo percorso proprio dai ramarri e dalla serie D: nel 2009, a 17 anni, dall'Ancona di Udine, fu prelevato dall'allora ds Claudio Canzian e venne lanciato tra i grandi da Giovanni Bosi, attuale tecnico degli allievi dell'Atalanta. Grazie alle stesse doti di adesso, forza fisica e determinazione, l'attaccante di Bicinicco riuscì a totalizzare 21 presenze e 4 reti in una squadra costruita per un campionato di vertice e passare così tra i professionisti. In serie C rimase sino al 2016 per poi salire in B a Cittadella: conquistò la categoria grazie a un'ottima stagione proprio col Pordenone, il club più importante della sua carriera con quello granata e dov'è tornato la scorsa estate (e con cui ha già segnato tre reti). Mancosu, autore sinora di due centri, rispetto a Strizzolo è partito da una categoria inferiore, cioè dall'Eccellenza:

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