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Messaggero Veneto: Di Gregorio ha messo le mani sul Pordenone

Il 22enne portiere, promosso dall'infortunio di Bindi, è alla prima stagione in categoria ma in tre mesi ha convinto tutti

Redazione

Il pu to sul Pordenone sulle pagine del Messaggero Veneto.

Forse il suo impatto sulla squadra è passato un po' sottotraccia. Eppure, sull'inaspettato (ma meritato) secondo posto del Pordenone, c'è anche il marchio, indelebile, di Michele Di Gregorio, portiere classe 1997 di proprietà dell'Inter, una delle intuizioni del ds Matteo Lovisa, assieme al centrocampista (scuola Milan) Tommaso Pobega. Grazie alla doppia parata su Simy e Vido contro il Crotone, il numero uno neroverde ha messo il punto esclamativo sulle 13 gare disputate: gioca da veterano, ma bisogna ricordare che è all'esordio in B e che è il quarto estremo difensore titolare più giovane della categoria, dopo Carnesecchi e Plizzari (classe 2000) e Semper (1998).CARPE DIEMHa colto l'attimo, Di Gregorio: tra la seconda e la terza partita di campionato Jack Bindi si è infortunato, dovendo lasciare il campo e la squadra per più di un mese. Il portiere toscano era il titolare indiscusso, forte di un torneo in serie C disputato con i ramarri ad altissimo livello e di un inizio di stagione positivo. Il giocatore, arrivato in prestito a Pordenone la scorsa estate, è stato impiegato così con lo Spezia, nel primo match dopo la sosta, mettendosi subito in evidenza: sullo 0-0 ha compiuto un grande intervento in uscita su Capradossi, parata che ha mantenuto il risultato in equilibrio. Era al debutto in B, categoria che ha conosciuto dopo due anni trascorsi in C, tra Renate e Novara. Da allora non è più uscito dall'undici iniziale: nemmeno una sbavatura degna di rilievo, tanto che la porta dei ramarri sembrava difesa da un portiere esperto di categoria, che non si fa notare in quanto storicamente affidabile.

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