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Messaggero Veneto: Il Pordenone chiede strada al Chievo

Tesser: «Vogliamo sbloccarci, per noi sarà fondamentale gestire bene la palla». Pobega non convocato, tocca a Pasa

Redazione

Apertura del Messaggero Veneto dedicata anche alla gara che attende il Pordenone al bentegodi col Chievo:

Sinora il cammino in casa è stato eccellente: due vittorie e un pareggio. In trasferta, invece, la squadra ha disputato buone partite ma è sempre tornata in Friuli a mani vuote. «Ora vogliamo sbloccarci», ha suonato la carica Attilio Tesser. Il Pordenone va a caccia dei primi punti in trasferta della sua storia tra i cadetti. Ci prova al Bentegodi di Verona, dove affronta il Chievo: in uno stadio che ha ospitato i campionati mondiali, la matricola sfida la neoretrocessa, precisamente una delle provinciali che hanno fatto la storia in serie A. Un contesto stimolante per i ramarri, partiti ieri per il Veneto concentrati ma privi di Pobega, non convocato per un affaticamento muscolare.ASSENZALa mezzala triestina, due gol segnati sinora, era uscita dopo 5' della ripresa nella gara col Benevento: Tesser, già dopo il 90', aveva detto che oggi non avrebbe giocato dall'inizio. Tuttavia si pensava che il calciatore fosse convocato. Lo staff ha preferito invece lasciarlo a casa, in modo tale che possa tirare il fiato dopo un inizio di stagione impegnativo: «Martedì tornerà a disposizione», ha detto a riguardo il tecnico.Il Pordenone va al Bentegodi senza di lui (e Bindi) ma con un gruppo carico, molto motivato a strappare un risultato positivo coi gialloblù. «Sarà una gara impegnativa - ha detto il trainer -. Il Chievo gioca col nostro stesso modulo da anni, i calciatori si conoscono molto bene e davanti hanno forza, esperienza e qualità: dovremo essere bravi a fare bene entrambe le fasi, senza disperdere troppe energie. Sarà fondamentale gestire bene le palla». Un requisito fondamentale per il tecnico, per incamerare il secondo risultato positivo e continuare a muovere la classifica: «Il campionato entra nel vivo - ha voluto sottolineare -: un pareggio o una vittoria servono per la graduatoria, oltre che per fare morale e regalare fiducia in vista delle prossime sfide» (...)

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