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Messaggero veneto: Pordenone al test del “Picco”, lo stadio terribile

Famose le parole di Trezeguet, che ci giocò con la Juve: «È brutto, stretto e indiavolato». Sabato toccherà ai ramarri

Redazione

Il punto sul Pordenone sulle pagine del Messaggero Veneto.

Sabato alle 15 toccherà ai ramarri. Il 27 gennaio del 2007, tredici anni fa, a Spezia giocò la Juventus: finì 1-1 grazie a un gol di Nedved a pochi istanti dalla fine. Una gara difficile, per i bianconeri, alle prese con il primo campionato di serie B della loro storia. Tanti di quei giocatori furono al debutto tra i cadetti e giocarono in stadi mai visti prima. Il Picco era uno di questi e colpì nientemeno che David Trezeguet, centravanti campione del mondo e d'Europa con la Francia. «È il più brutto dove io abbia mai giocato - disse -. Vecchio, sporco, stretto, con la gente addosso e giocatori indiavolati, spinti dai tifosi. Può succedere di tutto».Quella che, in un primo momento, sembrava una dichiarazione offensiva nei confronti dell'impianto, si trasformò in qualcosa di cui i tifosi spezzini diventarono un po' alla volta molto orgogliosi: rappresentava fedelmente le difficoltà che tanti calciatori incontrano quando giocano a Spezia, con il pubblico, caloroso, a ridosso del campo, che si fa sentire più che in altre parti.Da allora le frasi di Trezeguet vengono riportate costantemente nella narrazione dello stadio, che ospita da 101 anni le gare casalinghe dei bianconeri. Particolarmente calda la curva Ferrovia, un bel test sabato per il Pordenone che sarà a Spezia per la prima volta nella sua storia recente e per la terza volta in Liguria nel giro di pochi mesi (...)

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