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Messaggero Veneto: Pordenone attento a Padoin

Simone Padoin torna a casa. La sfida di domani tra Pordenone e ad Ascoli vede il rientro al Friuli e nella sua regione del jolly di Gemona, classe 1984, cresciuto nel Donatello, sceso in serie B la scorsa estate per andare a rinforzare i bianconeri.

Redazione

Il punto sul Pordenone che attende l'Ascoli.

La sua ultima volta sotto l'Arco dei Rizzi risale quasi a un anno fa, anche se non in quella circostanza rimase in panchina: il 29 dicembre 2018 l'Udinese superò per 2-0 proprio quel Cagliari che, oggi, si esibisce nuovamente qui. Da allora sono cambiate tante cose, con i ramarri saliti per la prima volta tra i cadetti e lui sceso di categoria dopo otto stagioni consecutive in serie A.SCELTAErano gli ultimi giorni di mercato: svincolatosi dagli isolani dopo tre anni, Padoin era in attesa di una chiamata che lo stuzzicasse visto che non aveva voglia di smettere. Si avvicinò così l'Ascoli, tramite il direttore sportivo Fabio Tesoro, consapevole che la trattativa avrebbe potuto essere difficile. D'altronde il curriculum del tuttofare friulano imponeva un certo timore, per un club di serie B: oltre alle esperienze nel massimo campionato con Atalanta e Cagliari, il calciatore aveva totalizzato 106 presenze con la Juventus, conquistato 5 scudetti, 3 supercoppe italiane, 2 coppe Italia, e giocato 8 gare in Champions League, diventando un uomo fidato di Massimiliano Allegri e un beniamino dei tifosi. Invece, in pochissimo tempo, si trovò un accordo: Padoin firmò un biennale da poco più di 200 mila euro a stagione e decise di tornare tra i cadetti, pianeta che non frequentava più dalla stagione 2010-2011. Allora, con l'Atalanta, ottenne la promozione in A(...)

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