Il punto sul Pordenone sulle pagine del Messaggero Veneto:
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Messaggero Veneto: Pordenone, è un terzo posto che sa di miracolo
Dieci anni fa giocava in D il derby con il Tamai, oggi nella serie cadetta ha toccato il punto più alto della sua storia
Di questi tempi, dieci anni, fa il Pordenone era reduce da un pareggio per 1-1 nel derby del girone C di serie D col Tamai. Cinque anni or sono, invece, aveva appena perso al cospetto del Como la sua quarta gara di fila in serie C, categoria conquistata pochi mesi prima. Adesso - dopo il primo weekend di novembre del 2019 -, è terzo in classifica in serie B assieme a Crotone, Salernitana e Chievo Verona. È proprio vero che, come ha detto capitan Mirko Stefani, il calcio regala belle favole come quella del Pordenone: mescolando pazienza e tenacia, la società neroverde è riuscita non solo a lasciare il mondo dei dilettanti, ma a cambiare radicalmente il proprio status, diventando addirittura una delle realtà del calcio italiano e di raggiungere così il punto più alto della sua storia. La vittoria col Trapani, ottenuta di fronte a 4 mila spettatori, ha questo, profondo, significato.L'ESCALATIONRamarri sul podio della serie B e a una lunghezza dal Perugia secondo: chi l'avrebbe mai detto, anche solo a inizio stagione? Nessuno, neppure il più ottimista. Figurarsi se qualcuno l'avesse pensato dieci anni fa, quando il club galleggiava tra la serie D e l'Eccellenza dopo essere ripartito nel 2004 dalla Promozione. Eppure, a crederci, c'era l'allora - e attuale - presidente, Mauro Lovisa, che cullava il sogno di portare la società della sua terra tra i grandi. Ci è riuscito ed è stata così naturale la sua enorme soddisfazione in sala stampa domenica scorsa. (...)
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