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Messaggero Veneto: Pordenone, Strukelj e quel rigore mai tirato al Liverpool

Il tecnico in seconda del Pordenone giocò la finale di Coppa dei Campioni con la Roma: era designato per il 5º penalty

Redazione

Il puto del Messaggero Veneto sul Pordenone.

Una cosa, al momento, è certa: al posto di Attilio Tesser domenica col Crotone ci sarà Mark Strukelj, braccio destro dell'allenatore del Pordenone da sedici anni. Un vice fidato, per il trainer dei neroverdi. Ma più che come mister, il triestino è conosciuto per la sua carriera da giocatore e, soprattutto, per aver preso parte a Roma-Liverpool, finale della Coppa dei Campioni del 1984 disputatasi proprio nella capitale e vinta da Souness e compagni ai rigori. Avrebbe dovuto tirare il quinto e ultimo penalty, Strukelj, ma prima del suo turno Graziani sbagliò. E la coppa finì alla sua squadra del cuore.Già, perché Strukelj, classe 1962, è nato in Gran Bretagna da papà triestino e mamma inglese: da piccolo iniziò a seguire il calciò e scelse di tifare proprio per i Reds, che ironia della sorte si trovò ad affrontare ventidue anni più tardi nella gara più importante della sua parentesi da calciatore. I pochi che ancora non conoscono o ricordano quella gara, possono andare su Youtube e rivederla: Olimpico gremito, tanto che si parla di 90.000 spettatori ufficiosi; pressione alle stelle e giallorossi che per la prima volta si giocano un trofeo continentale a distanza di 15 anni e dall'incredibile beffa nella semifinale di Coppa delle Coppe con i polacchi del Gornik Zabrze. Allora, dopo un tris pareggi tra gara d'andata, ritorno e spareggio, fu il lancio della monetina a decidere la finalista. E Capello soci uscirono sconfitti. (...)

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