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Trombetta: Mi stupisce che Tesser abbia fatto poca serie A

Mi stupisce il fatto che, con le sue qualità e le sue doti, abbia fatto poca serie A. Potrebbe starci stabilmente e con successo, come dimostrano i significativi risultati ottenuti fra C e B, in tornei lunghi e difficili

Redazione

Un anno di attesa per Maurizio Trombetta amatissimo tecnico friulano da anni oramai legato a Massimiliano Allegri, che pare stia attendendo una chiamata dal Barcellona, ricordando quanto fatto con la Juve:  «Un'esperienza indimenticabile, felice ma molto impegnativa - racconta Trombetta al Gazzettino  -. Molto diversa dalle altre, perché la Juve pretende sempre il massimo livello da tutti. Oracerco di tenermi aggiornato, perfezionando il mio inglese e andando a seguire partite di squadre straniere».

Poi sguardo all'amico Tesser che sta facendo un miracolo a Pordenone: «Erano i primi Ottanta. Io giocavo nella Primavera, divenuta campione d'Italia nel 1981; lui era un perno della prima squadra di serie A, dove un bel giorno arrivò Zico. Nessun rapporto ravvicinato. A metà degli anni Novanta invece entrambi eravamo nello staff tecnico del settore giovanile bianconero. Tesser venne promosso alla guida della Primavera e io presi il suo posto negli Allievi nazionali, lasciandolo dopo tre mesi per fare da secondo a Gianni Galeone So bene come lavora - dice -. Appartiene a una generazione che conserva valori positivi, purtroppo oggi rari nei colleghi più giovani, come la capacità di gestire al meglio gli equilibri del gruppo. Mi stupisce il fatto che, con le sue qualità e le sue doti, abbia fatto poca serie A. Potrebbe starci stabilmente e con successo, come dimostrano i significativi risultati ottenuti fra C e B, in tornei lunghi e difficili».

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