Karnezis, le voci strane da Roma e il mercato portieri

Come ha giustamente detto al nostro giornale Carlo Piazzolla, ex dg bianconero, uno dei problemi che a Udine possono destabilizzare l'ambiente in generale, è il mercato. Troppe voci fuoriescono a febbraio, quando le squadre non sanno nemmeno come si qualificheranno per il prossimo anno: chiaro che sono voci per nutrire giornali e tifosi di altre squadre, visto che l'Udinese che vuole alzare l'asticella non sé ancora scrollata di dosso l'odioso termine di trampolino di lancio. 

Che un giocatore se ne voglia andare è un diritto, che l'Udinese deciderà col nuovo stadio chi mettere sul mercato per tenere sempre verdi i bilanci una cosa logica e dovuta, che però qualche radio (specie romana), metta in giro voci nemmeno confermate è al quanto irritante.

Così capita che «Mi piacerebbe vivere e giocare qui. Mai dire mai», forse detta da Orestis Karnezis e  rilanciata da Radio Radio fa il giro del web in pochi minuti. Purtroppo le dichiarazioni su questo mezzo vengono sempre meno confutate. Però inutile parlare di questo, il problema è che l'Udinese non può smentire ogni voce, anche se qualche dirigente ha parlato nel recente passato troppo, ad esempio di Allan.

Il punto è che si dovrebbe cambiare il mercato: aperto al massimo un mese in estate, tra giugno e luglio, e una settimana in inverno. Ci viene da sorridere se solo qualche dirigente sollevasse la proposta in Lega.

Esiste, però, un futuro da capire sui portieri bianconeri, questo è palese: Scuffet difficilmente farà un altro anno da comprimario, Karnezis è tra i tre numeri uno migliori della A, tornerà (salvo sorprese) Brkic, c'è Meret pronto all'uso. Insomma qualcuno è di troppo, ma lo si sapeva anche senza il contributo proveniente da Roma.

Chi partirà lo deciderà l'Udinese a fine stagione: potrebbe continuare con l'esperienza, potrebbe puntare su Scuffet, che però deve crescere molto in un ruolo importante e in un anno, il prossimo che non sarà più 'anno zero'. Per questo parlarne ora è prematuro e, se viene da Roma, addirittura quasi un'illazione.

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