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Udinese, tutti su Muriel

«Lo voglio qui. Ora». Sembra che la frase sia diventata un classico di questi giorni del presidente Ferrero, perdutamente innamorato del calciomercato e discretamente corrisposto: la Samp ha già preso Joaquin Correa e non intende fermarsi....

Monica Valendino

«Lo voglio qui. Ora». Sembra che la frase sia diventata un classico di questi giorni del presidente Ferrero, perdutamente innamorato del calciomercato e discretamente corrisposto: la Samp ha già preso Joaquin Correa e non intende fermarsi. L’imperativo è stato usato anche per Luis Muriel, il panchinaro più ricercato d’Italia. «Mu» lo merita perché è un caso raro, quasi un caso di studio. Se parliamo di dna, è uno special one come Mou: sembra il bonsai di Ronaldo, stessi movimenti, stesso corpo, stessa capacità di accelerare, ma resa molto diversa. In questa stagione 370 minuti in A, 5 partite da titolare, nessun gol. Eppure Muriel piace. La Samp parla con l’Udinese da giorni, perché Ferrero insiste con i suoi imperativi e offre Bergessio più soldi. La Fiorentina ha chiamato lo stesso numero e fatto un’altra offerta: Ilicic e contropartita economica. L’Udinese rilancia perché vorrebbe Babacar ma è difficile - molto difficile - che a Firenze accettino di parlarne concretamente. Il Milan è l’ultima iscritta, con idee meno definite (un prestito? un affare a due con Niang?) ma lo stesso interesse.

LUIS E JUAN Il morale della storia natalizia si riassume in una riga: il talento ha sempre un valore. Confortante. Nella Serie A in crisi per la mancanza di competitività c’è chi ha voglia di investire su un ragazzo che nell’ultimo campionato e mezzo ha segnato quanto Berardi in un’ora e mezza: 4 gol, come Domenico in Sassuolo-Milan. L’Udinese parla con tutti e ragiona. Muriel in città non si è mai trovato alla grande e ricorda un po’ Cuadrado, con cui ha giocato a Lecce. La piccola Udine, a misura di campioncino ma un po’ freddina, probabilmente non fa per loro. Luis al momento è fuori per una lesione di primo e secondo grado al flessore destro ma tornerà presto, dopo la sosta. Il punto è che in stagione è piaciuto davvero solo alla prima contro l’Empoli e alla quinta contro il Parma. Di Natale ogni tanto lo provoca - «Gli dico sempre che ha qualità tecniche superiori a quelle di Sanchez, ma Alexis ci metteva una voglia diversa» - e Stramaccioni con lui ha alternato campo e panchina. La Samp invece...

SAMP, VUOI UN PONCE? Ecco, la Samp sembra in vantaggio, probabilmente assieme alla Fiorentina. A Genova sono convinti che Mihajlovic possa trasformare Muriel e non si preoccupano troppo del sancocho, mitica zuppa con gallina, patate, mais, banane e manioca da mangiare con il riso. Il sancocho è ovviamente il piatto preferito di Muriel, che con il peso ha avuto spesso problemi. Le trattative però continuano, perché Bergessio, Ilicic e Muriel hanno un destino comune: qualità riconosciute e difficoltà a esprimerle. Restano da stabilire i conguagli, su cui l’Udinese tratta. Possibile che con Ferrero, ad esempio, si chiuda per una cifra vicina ai 7 milioni, magari con un prestito biennale di Muriel e diritto di riscatto, formula di moda nel 2014. La Samp, intanto, si porta avanti: ha quasi preso Andres Ponce, che nel 2013 ha segnato 7 gol in Sudamerica per qualificare il Venezuela al Mondiale Under 17 e nel 2012 ha fatto un provino con Milan e Inter. È stato anche messo fuori squadra per una storia obliqua di doppi passaporti e false date di nascita, ma questo con Muriel c’entra poco.

OLTRE JAMES Conta di più una valutazione, appena fatta da Udinese e Watford, sulla possibilità di portarlo in Inghilterra, Paese che pretende dagli acquisti una frequentazione abituale con la nazionale. Contano di più il gol segnato all’Inter con il Lecce - dribbling a rientrare e tiro, un po’ Felipe Anderson domenica - e quello al Palermo con l’Udinese, due ronaldate permesse a pochi. Conta il Mondiale Under 20 del 2011. La Colombia giocava con una manciata di semi-desaparecidos, teneva Duvan Zapata in panchina ma in attacco aveva due giocatori quasi illegali: Luis Muriel e James Rodriguez. Il capocannoniere di quella squadra non ha mai giocato al Real Madrid.

"Dalla Gazzetta dello Sport

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