Fiducia sempre, ma la zona retrocessione è a soli quattro punti.
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20 gol in 24 partite, dura a salvarsi se va avanti così
Fiducia sempre, ma la zona retrocessione è a soli quattro punti
L'Udinese c'è, è viva, gioca e combatte, fisicamente sta bene, ma quanto può reggere
psicologicamente se le vittorie non arrivano? O se arrivano ancora sconfitte nonostante
buone prestazioni?
Non è facile reggere, specialmente per le punte, specialmente per Lasagna, già visto più
volte amareggiarsi per gli errori davanti la porta, per quei tiri oltre la traversa, per quel
pallone che non vuole proprio entrare.
Prima o poi dovranno sbloccarsi, dicono, e ce lo auguriamo, ma nel frattempo le partite
passano e le vittorie scarseggiano e se Lasagna e Okaka non brillano, Nestorovski e
Teodorczyck non ridono.
E' chiaro, è sotto gli occhi di tutti, il polacco ed il macedone sono stati bocciati da Gotti,
non sono considerati all'altezza della situazione, altrimenti non si capirebbe il motivo per il
quale i due non facciano un minutaggio quantomeno decente per poter essere messi alla
prova.
I numeri sono lì e dicono che l'Udinese ha fatto venti gol in ventiquattro partite ed è il
penultimo attacco, ultima è la Spal con 18 reti, terzultimo il Brescia con 21.
Fortunatamente la retrocessione non avviene in base alla classifica dei gol realizzati,
perché i bianconeri sarebbero coinvolti in pieno, ma è fuori discussione che bisogna
assolutamente invertire la tendenza prima che quel terzultimo posto diventi realtà.
Basterebbe anche qualche vittoria per uno a zero, il minimo indispensabile, come già
successo in alcune occasioni solo fino a poco tempo fa, quelle che aveva permesso
all'Udinese di raggiungere la comfort zone.
Ma se va avanti così sarà dura a salvarsi.
Minotti Paolo
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