udinese

Appiah esalta Badu: “Può essere un leader sia a Udine che in nazionale”

"Devo ringraziare Alberto Zaccheroni che ha creduto in me", afferma Appiah che ripercorre la sua carriera partita da Udine

Redazione

L'Udinese di ghanese ne ha lanciati parecchi, uno dei primi è stato Stephen Appiah: “Sono arrivato in Italia a sedici anni e non parlavo neanche una parola d’italiano - ha raccontato alla Gazzetta dello Sport -. Speravo di diventare un calciatore professionista e devo ringraziare Alberto Zaccheroni che ha creduto in me. Tengo ancora il giornale in cui dichiarò a Pozzo di blindarmi nello spogliatoio per non farsi sfuggire un campione. Zac mi lanciò in una partita amichevole contro l’Austria Vienna e fatto diventare giocatore. Il mio connazionale Gargo mi insegnava l’italiano e pagava i vestiti: non avevo mai mangiato la pasta prima di arrivare in Italia. Spesso Calori mi portava a cena a casa sua per non farmi sentire la mancanza della famiglia”.

Inevitabile anche un pensiero a Badu: “Da anni sta facendo benissimo a Udine. Quest’anno ha imparato anche a segnare e sono convinto possa arrivare in un grande club. So che il Liverpool lo aveva cercato. Può essere un leader sia a Udine che in nazionale. Ogni tanto gli scrivo degli sms per incoraggiarlo. E’ il mio erede? Glielo auguro. Mi piace moltissimo: lotta e segna, un po’ come facevo io”.

tutte le notizie di

Potresti esserti perso