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Bassano, Bertotto: “Bisogna sempre spostare l’asticella”

Il tecnico del team veneto ed ex capitano dell'Udinese ha parlato dell'importanza delle motivazioni nel calcio: "Non ci si deve mai accontentare"

Castellini Barbara

Un gradito ritorno nel "suo" Friuli. A guidare il Bassano - avversario dell'Udinese nel test infrasettimanale di oggi (leggi qui) - da una settimana è l'ex capitano bianconero Valerio Bertotto. Al termine dell'amichevole il tecnico piemontese si è presentato in sala stampa: "Ho ereditato questa amichevole, sembrava fatta apposta, invece era stata già decisa da tempo. Si è trattato di cominciare a dare continuità al lavoro iniziato la scorsa settimana, i ragazzi stanno cominciando a comprendere che il tipo di concetti sui quali lavoriamo nella quotidianità possono dare dei frutti. Mi è interessato vedere proprio la giusta mentalità, quindi sono contento. Abbiamo un percorso lungo davanti, ma ho trovato massima disponibilità da parte dei ragazzi. C'è ancora un po' nebbia nella testa dei giocatori e ci sono delle lacune che vanno assolutamente migliorate o cancellate".

Bertotto ha parlato anche del nuovo stadio Friuli e dell'Udinese: "E' la prima volta che venivo da allenatore e non da spettatore, sicuramente è piacevole. E' uno stadio che già di per sè dà delle sensazioni assolutamente fantastiche. Riuscire a tornare come tecnico è stato davvero molto, molto piacevole. L'Udinese? L'ho vista discretamente bene. Non mi sono concentrato molto su di loro, perchè ho tante cose a cui pensare e su cui lavorare. E' un'Udinese che, nonostante abbia avuto dei momenti di difficoltà, ha ritrovato fiducia e freschezza mentale con l'importante pareggio contro la Juventus. Le motivazioni contano dalla prima all'ultima giornata. Ai miei ragazzi dico sempre non si può pensare di essere dei mediocri o di accontentarsi di ciò che si ha. Bisogna sempre spostare l'asticella verso l'alto, altrimenti un calciatore o uno sportivo professionista ha sbagliato vita. La fame di vittorie però non è così scontata, però più si alza il livello, più deve aumentare il livello degli obiettivi, ma mister Delneri sa esattamente come affrontare queste situazioni".

Infine, il tecnico del Bassano Virtus ha parlato di due ragazzi conosciuti in Friuli: Michael Fabbro, attaccante classe '96 originario di San Daniele e Giovanni Formiconi, difensore classe '89 con trascorsi nella Primavera dell'Udinese (tra il 2008 e il 2009): "Sono due bravissimi ragazzi - racconta Bertotto -, innanzitutto, con buone doti. Michael è partito dal Donatello, è cresciuto nel Milan, ha fatto molto bene. E' un ragazzo che ha delle doti importanti di velocità, di tecnica e può veramente ritagliarsi un bello spazio. Giovanni (Formiconi, ndr), invece, è cresciuto e sta trovando il suo spazio in Lega Pro e gli auguro di crescere sempre di più".

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