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Coda: non sarà l’addio a cambiare i rapporti

Come detto ci sono modi e modi per lasciare Udine. Quello di Andrea Coda è decisamente più elegante di quello di Luis Muriel, non ci sono dubbi: “Onestamente mi aspettavo però un finale diverso. Mancavano ancora 2 anni e mezzo di...

Monica Valendino

Come detto ci sono modi e modi per lasciare Udine. Quello di Andrea Coda è decisamente più elegante di quello di Luis Muriel, non ci sono dubbi: "Onestamente mi aspettavo però un finale diverso. Mancavano ancora 2 anni e mezzo di contratto, non volevo assolutamente 'andare a rompere le scatole' sotto qualsiasi punto di vista, però  era giusto e doveroso venirci incontro tutti e due visto l'andamento di quest'anno in cui io stavo bene, ero a disposizione. Va bene così, non è questo che farà cambiare il mio rapporto con la società, i tifosi e i compagni. All'Udinese dico solo grazie per avermi dato l'opportunità di crescere e ambientarmi nel miglior modo possibile in questa terra anche se ero lontano da casa", ha affermato a Telefriuli

La Samp, opportunità inaspettata: "Sinceramente sì. La Sampdoria è una società importante che sta facendo ottime cose,  non mi aspettavo una chiamata del genere. Sono rientrato in un affare grosso. Al 90% si chiuderà in questi giorni, lunedì penso ci siano le visite e questo mi fa molto piacere. Mi dispiace lasciare i tifosi friulani perchè qui mi sono sentito veramente a casa. Non c'è ancora la certezza assoluta di andare via, ma volevo fare un saluto a tutti".

A Udine lascia anche un club, nato dopo il gol allo Young Boys: "Sì, ne faccio pochi, quindi se lo ricordano per forza. Il club che Bepi e gli amici mi hanno voluto dedicare è stato motivo d'orgoglio, mi fa molto piacere. Sono persone che sentirò e verrò a trovare anche se non sarò più qua".

Coda sarebbe andato via anche in prestito? "Bisognava vedere le condizioni, perchè non mi muovo più da solo, ho famiglia, figli. Se avessi potuto avere la chance qui, anche in panchina con la prospettiva di entrare al bisogno, avrei rifiutato per un prestito secco. Ma se c'è una cosa definitiva che va bene per tutti e due, va bene così. Stramaccioni? Con lui e Deki ho avuto un ottimo rapporto.  Io a inizio ritiro ero tra quelli in partenza, mi allenavo in un altro campo perchè eravamo in 50, non era facile per nessuno. Poi con l'andare dei mesi, il mister mi ha convocato e mi ha portato in panchina. Comunque io ho parlato con tutti, siamo molto sereni. Non ho mai avuto problemi con Satnkovic, Stramaccioni, né prima con Guidolin, quando sono andato a Parma e poi tornato".

 

 

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