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Colantuono: “Ci faremo trovare pronti. Totò gioca”

L'Udinese dopo otto gare senza vittoria attende il Verona. Colantuono: "La vicinanza di Gino Pozzo ci fa piacere, è l'unico che non si fa prendere da sconforto perché conosce bene la materia, meno male che c'è".

Redazione

Vigilia di Udinese-Verona, dopo un'altra settimana parecchio tesa in casa bianconera. Stefano Colantuono presenta così la sfida del 'Friuli': «Il Verona sta bene, ha fatto una striscia di risultati importanti, si è rialzato dopo un inizio di campionato particolare: ci attende una gara  difficile come tutte, nessuno ti regala nulla e noi ci faremo trovare pronti. Posso dire che il Verona è una squadra in salute, costruita per migliorare l'ottimo score dell'anno scorso. Invece il calcio è strano e il loro caso lo dimostra. Gli episodi non li hanno mai aiutati, soprattutto nel periodo di Mandorlini. E' un derby che i tifosi sentono, dobbiamo fare la prestazione. Il ritiro? Vedremo domani se è servito non andare! A volte serve, altre no».

Occhio al modulo che potrebbe cambiare, ma occhio anche ai particolari come l'attenzione in campo. E comunque la squadra deve anche proporsi meglio, essere meno attendista: «L'Udinese non può chiudere una squadra nella sua metà campo, forse gli altri hanno un inizio gara migliore, devi essere bravo  non prendere gol. Poi se ci si aspetta che l'Udinese chiuda nella sua metà campo l'avversario per novanta minuti non è così. A volte cominci bene, a volte cominciano meglio gli altri, noi non affrontiamo mai squadre nettamente inferiori. A volte iniziamo meglio noi come con l'Inter. A Genoa nel primo tempo non siamo stati molto brillanti, ma abbiamo sofferto come predominio territoriale, ma come tiri solo su Cerci. Poi abbiamo segnato e potevamo raddoppiare, le partite vanno contestualizzate. Non abbiamo sempre atteso».

Intanto l'Udinese ha il peggior attacco della Serie A. «La media palle gol create dice che l'Udinese a metà classifica, noi abbiamo migliorare la realizzazione.  Abbiamo dietro Sassuolo, Chievo e altre squadre che ci sono davanti in classifica. Dobbiamo migliorare la precisione e la cattiveria sotto porta. Noi ci arriviamo sotto porta, poi siamo anche sfortunati a volte, altre imprecisi»

Lo stato d'animo di Colantuono rimane sereno: «La vicinanza di Gino Pozzo ci fa piacere, è l'unico che non si fa prendere da sconforto perché conosce bene la materia, meno male che c'è».

Sul modulo poche conferme, ma qualche indicazione:  «Avrei voluto affrontare questa argomento in un momento dove la squadra è più serena, vedremo se è arrivato prima il momento per farlo. Vediamo se questa squadra riesce a fare un certo sistema di gioco, oggi però i giocatori in questo calcio sono abituati a tutto. Totò? Molto probabilmente gioca»

Se Di Natale c'è, Widmer appare in un momento no: «Widmer ha avuto un problema alla caviglia a inizio stagione, poi è tornato, ma non è detto che non possa giocare ancora. Edenilson ha avuto una storia diversa. Widmer rispetto a lui, come condizione, era un po' più indietro».

Infine si conclude con l'andamento ella stagione: «Il momento attuale è questo, l'Udinese si deve salvare, sta facendo il campionato che ci si era prefissi: abbiamo girato a 24 punti, la società ha sempre detto che si deve salvare e ad oggi è salva. Quest'anno gli obiettivi erano di una salvezza tranquilla, il difetto in questa stagione sono stati l'alternanza di risultati, adesso la classifica si è accorciata, ma l'Udinese terzultima non è mai stata.  Se possiamo competere con chi non deve retrocedere? Lo dobbiamo fare! Siamo ancora in corsa per raggiungere questo obiettivo e magari superarlo. L'Udinese ha tutte le possibilità di riaprire un ciclo come quelli passati. Questo campionato non è finito, qui sembra che sia finito tutto, ma non è così».

 

 

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