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Come fermare il Cagliari

Domenica sarà l’occasione per salutare Brkic, un portiere che da noi ha raccolto meno di quanto meritava per via dei frequenti problemi fisici, non certo per mancanza di capacità. Pare sia stato determinante nella vittoria contro il Cesena. Il...

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Domenica sarà l’occasione per salutare Brkic, un portiere che da noi ha raccolto meno di quanto meritava per via dei frequenti problemi fisici, non certo per mancanza di capacità. Pare sia stato determinante nella vittoria contro il Cesena.

Il Cagliari risente ancora molto del gioco impostato da Zeman. Zola non ha variato molto, se non una certa maggior predisposizione a chiudere la difesa in fase passiva. Questo fa sì che l’avversario si “impantani” in una fase d’attacco sterile, alzi il baricentro e possa subire il contropiede.

Va dato merito all’ex tecnico boemo di aver allenato ottimamente la squadra. Quando il Cagliari ha la palla, difficilmente la perde e le azioni sono solitamente veloci, con pochi tocchi e molti passaggi verticali. Un’altra caratteristica importante è il “salto” del centrocampo. La squadra sarda punta sui lanci lunghi dalla linea di difesa per innescare pericolosi contropiedi. L’attacco a tre, a volte con il trequartista, mira ad allungare la squadra avversaria.

Ne deriva che partire all’arrembaggio, pressando alto in attesa di passare in vantaggio, potrebbe essere controproducente. Se segni per primo, dopo puoi amministrare e sfruttare il contropiede. Ma con un attacco molto veloce, il Cagliari può eludere il pressing proprio grazie ai lanci dalla difesa. Mentre il Sassuolo passava dai piedi di Missiroli e Magnanelli, il Cagliari tende spesso a saltare il centrocampo. Passare in svantaggio in casa sarebbe controproducente: creerebbe apprensione nei giocatori ed abbiamo visto contro il Verona quanto la squadra subisca la situazione.

Se il punto di forza è il buon palleggio in velocità, il punto debole sta nella lentezza dei difensori nonché in una certa insicurezza sui calci piazzati. Sarebbe quindi più opportuno, almeno nella prima mezzora, tenere il baricentro basso per stanare il loro centrocampo e infilare la difesa (lenta) senza che Zola possa attivare sette od otto uomini a difesa della porta. Con un quattro di difesa che subisce la velocità, è facile entrare in area specialmente con inserimenti da dietro. E’ la partita giusta per Kone e Fernandes. Tanto più che il portoghese ha nei piedi buoni e nella velocità d’esecuzione un’arma importante.

Chi mancherà sicuramente sarà Widmer, visto che il Cagliari pare avere un punto debole a sinistra. Dietro, non dovrebbero esserci problemi, si può giocare con la difesa a tre o a quattro. L’importante è che su Farias ci stia un giocatore veloce. Un altro modo per segnare è la ricerca di calci piazzati sulla trequarti, portando in area Danilo, Heurteaux e Thereau. Sarà quindi importante fare sì che Allan possa cercare il dribbling in posizione avanzata, ma l’assenza di Guilherme e Badu in chiusura non faciliterà le folate offensive del brasiliano. Le assenze peseranno, più che in attacco, a centrocampo.

Attenzione a Ekdal, molto bravo negli inserimenti, ed al giovane Longo. Quest’ultimo è un attaccante da seguire, ha mezzi importanti. E’ uno dei pochi italiani con il fiuto del gol in area. Alterna partite con errori pacchiani a buonissime prestazioni, il problema è la giovane età e la poca esperienza. Ma i mezzi ci sono.

Un'ultima osservazione: nell'Udinese Cagliari 4.1 di Guidolin II la squadra friulana aveva tante assenze quante oggi. Anzi, le assenze allora erano più pesanti, ma quell'anno la panchina dimostrò di essere all'altezza dei titolari. Fu una delle partite più significative degli ultimi anni. Allora giocò titolare un tale Faraoni, che domenica sarà fra i convocati.

Stramaccioni ha già dimostrato di avere palle a schierare titolare Gejio. Sarebbe bello vederlo risparmiare, almeno inizialmente, Thereau e mettere in campo uno dei pochi sopravvissuti di quella partita magnifica. A volte (spesso) i giocatori e la loro voglia sono più importanti della tattica.

Buona partita a tutti.

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