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De Canio senza peli sulla lingua: “De Paul? I campioni devono risolvere le partite”

Non credo che la posizione di Gotti influisca sulla squadra, perché mi fido molto della sensibilità di Gino Pozzo, che se ha preso una decisione del genere è perché c'è stima e considerazione reciproca.

Redazione

Ha ottenuto una sofferta salvezza in una situazione che appariva disperata. Gigi De Canio è forse stato anche il tecnico che negli ultimi anni aveva più convinto tifosi e critica, imponendosi per la sua pacatezza e per come abbia saputo gestire una squadra che appariva allo sbando. Oggi commenta quella di Gotti, allenatore ad interim: «Non credo che la posizione di Gotti influisca sulla squadra, perché mi fido molto della sensibilità di Gino Pozzo, che se ha preso una decisione del genere è perché c'è stima e considerazione reciproca. Semmai, qui si tratta di capire se Gotti ha la forza e l'abitudine di reggere l'inevitabile pressione e questo lo possono sapere solo i diretti interessati, incluso Pierpaolo Marino che vive tutti i giorni la realtà della squadra», ha spiegato al Messaggero Veneto:  «Il concetto generale di un allenatore che può offrire il meglio di sé quando è sicuro di fare quello che vuole è vero, ma probabilmente nel prendere questa decisione c'è stata una logica interna riconducibile a una società estremamente competente, alle prese con un dipendente messosi a completa disposizione. Detto questo, non c'è bisogno che lo dica io che sarebbe meglio affidarsi a un tecnico che sia convinto di fare l'allenatore, anche se solo fino a giugno».

Infine una frecciata anche a De Paul: «Va troppo a sprazzi e dovrebbe avere una continuità verso l'alto. I campioni devono risolvere le partite. Lasagna? Lo avrei voluto allenare e lo avrei richiesto a Pozzo se fossi rimasto nel 2016. Credo sia ancora inespresso perché non ancora convinto delle sue qualità».

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