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Di Natale: “Fare gol al Napoli era come segnare a mio fratello…”

L'ex attaccante bianconero ha rilasciato un'intervista a Radio Crc in cui ha parlato del presente e del passato: "Perchè non ho mai giocato a Napoli? Quella maglietta era troppo pesante"

Redazione

"Nei 12 anni trascorsi sono tanti i ricordi e le prodezze indelebili regalate da Antonio Di Natale all'Udinese, ma c'è stato anche qualche "lato oscuro", che proprio oggi l'ex attaccante bianconero ha chiarito nel corso della trasmissione "Si gonfia la rete" a Radio Crc, condotta da Raffaele Auriemma.

"Sul presente suo e della serie A, Totò racconta: “Ho riposato un po’ dopo 21 anni di calcio e adesso vado a vedere qualche ragazzino perché mi piace veder giocare i giovani. E’ normale che calpestare l’erba un po’ mi manca, ma avevo bisogno un po’ di riposare. La Juventus ha qualcosa in più delle altre se vince da tanti anni dai seguito, ma Napoli e Roma stanno lavorando bene e tra qualche anno sono convinto che se la giocheranno con i bianconeri. Sarri sta dimostrando di essere un grande allenatore ed è bellissimo veder giocare il Napoli. L’anno prossimo chiederò a Sarri se potrò vedere qualche allenamento perché mi piacerebbe lavorare con i giovani. Non è detto che un giocatore può essere anche un buon allenatore per cui devo capire un pò se sono in grado di farlo. Lorenzo Insigne è cresciuto e quest’anno sta vedendo anche di più la porta. Sta dimostrando di essere un grande giocatore per il Napoli e credo che se Ventura gli darà la possibilità, farà bene anche in Nazionale". 

"A proposito di Nazionale, Di Natale sottolinea: "Grazie all’Udinese ho disputato due Mondiali e un Europeo, ho giocato la Champions League, non credo che potessi chiedere di più. Forse in un’altra squadra avrei potuto vincere di più, ma ho scelto Udine anche perché la mia famiglia stava bene. Ho vissuto qualche anno a Udine con Fabio Quagliarella e mi parlava sempre di Napoli ecco perché poi è stato il ragazzo più felice del mondo quando ha indossato quella maglia ed è per questo che meriterebbe di giocare un altro anno in azzurro. Se lo merita: lui e la famiglia che hanno sofferto tanto. Perchè non ho giocato nel Napoli? Sono napoletano e amo Napoli, ma quella maglietta per me era troppo pesante e avevo paura di non fare ciò che invece ho fatto, ma sono un grande tifoso del Napoli. Quando vedo giocare la serie A mi interessa soprattutto Empoli, Napoli e Udinese che sono le mie squadre del cuore". 

"Ma c'è una domanda che tutti avremmo voluto rivolgere a Totò in questi anni: perchè è stato spesso assente nelle gare con i partenopei? L'ex azzurro risponde così: "Fare gol a Napoli era come segnare a mio fratello ed è per questo era meglio evitare".

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