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Domizzi e l’album dei ricordi: “Il rigore di Maicosuel? E’ stato un dramma”

Maurizio Domizzi ricorda i momenti belli, ma anche quelli brutti della carriera a Udine: il rigore nei preliminari Champions sbagliato da Maicosuel è duro ancora oggi da digerire

Redazione

Per Maurizio Domizzi è tempo di ricordi, di aneddoti, dopo tante stagioni con la maglia dell'Udinese. “Sono stati otto anni ricchi di soddisfazioni, emozioni. La mia speranza era quella di poter chiudere la carriera qui, ma ormai è andata così e mi sto guardando intorno.  Peccato per questa ultima stagione – racconta Domizzi a GianlucaDiMarzio.com – nella quale non ho avuto la possibilità di giocare tanto. Non ho deciso io di andare via, ero in scadenza e la società ha scelto di non rinnovarmi il contratto”.

L'album dei ricordi è molto spesso:  “Ho avuto la possibilità di conoscere una città eccezionale, tranquilla a misura d’uomo, dei tifosi fantastici, di giocare le coppe europee, di avere grandi compagni di squadra come Sanchez, Di Natale, Pinzi e tanti altri. Sanchez è incredibile! Tecnicamente un fenomeno e forte pure fisicamente. Qualche ‘legnatina’ in allenamento? Magari ci sarà scappata, ma poca roba perché lui è un ragazzo eccellente. E Totò? Abbiamo condiviso grandi momenti insieme, abbiamo un rapporto di grande amicizia. Ora magari faremo una cena di addio… A me e Pinzi ci chiamavano ‘ciop’ e ‘ciop’! Per il grande rapporto che c’è tra di noi, chiaro. Ma non solo! Una sera in ritiro ci mettiamo al letto, riaccendo la luce e…scopriamo di avere lo stesso pigiama! Non vi dico per quanto ci hanno preso in giro gli altri compagni e da lì è nato il soprannome”.

Ma ci sono anche ricordi dolorosi, come il cucchiaio di Maicosuel nel preliminare di Champions League contro il Braga: “Se vi dico che c’ho messo settimane per realizzarlo, ci credete? E’ stato un dramma, c’è poco da girarci intorno. Mi ricordo solo che l’allenatore a distanza di mesi disse che se fosse tornato indietro lo avrebbe fatto tirare a chi si era ‘conquistato’ il Preliminare l’anno prima. Che poi lui lo tirò perché nessuno se la sentiva. E’ stata una delusione grossa, tanta grossa. Ero disperato”.

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