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Domizzi: Mai dato giudizi sul tecnico”. Giaretta: “Colantuono rimane”

In un momento difficile per l’Udinese ha preso la parola anche il ds Cristiano Giaretta: “In merito all’articolo uscito su un quotidiano, credo che non si debba creare ulteriori problemi che sono solo tecnici e di risultati. Nel...

Monica Valendino

In un momento difficile per l'Udinese ha preso la parola anche il ds Cristiano Giaretta: "In merito all'articolo uscito su un quotidiano, credo che non si debba creare ulteriori problemi che sono solo tecnici e di risultati. Nel calcio ci sono problemi di risultati, ma il fatto di cercare il pelo nell'uovo fa parte del mestiere di giornalista, ma c'è anche il bisogno dell'aiuto dei media locali. C'è stato un semplice incontro tra dirigenti e i giocatori più rappresentativi, nessuna tavola rotonda, ma solo un incontro positivo. Serve unità: il pubblico ci sta dando una mano, questa è la strada. Ne usciremo con un gruppo consolidato e unito con l'allenatore che stimiamo in maniera particolare. Sarà l'allenatore anche in caso di sconfitta col Bologna, manteniamo le certezze. Comunque usciremo presto da questa situazione, c'è sinergia, stringiamo i denti ed aiutiamoci".

Guilherme quando può tornare? "In accordo con lo staffa medico continuerà la rieducazione in una clinica specializzata in Brasile accanto a un nostro specialista. Pensiamo sia opportuno continuare così, lo rivedremo nell'arco di trenta giorni. Cominvcerà là alcune sente atletiche", spiega Giaretta.

Domizzi aggiunge: "Ho letto che siamo stati chiamati con il presidente. Non c'è nulla di strano che io con un paio di compagni parlino con la proprietà. Ho letto che abbiamo dato giudizi sul mister, è successo anche l'anno scorso: non so cosa accada altrove, ma qui nessun giocatore può permettersi di dare un parere alla proprietà sull'allenatore. Soprattutto la proprietà non ha mai chiesto consiglia  un giocatore. E' una cosa importante che ci tenevo a sottolinearla. Non è vero! Non è vero che alcuni giocatori vengano ultimati perché chiedono qualcosa: on è così qui come da nessuna parte".

Pozzo, secondo Domizzi, non "ha detto nulla di particolare. Sono già successi questi incontri. In un momento particolare abbiamo solo parlato dell'importanza del momento, è venuta l'ora di fare punti, solo questo"

Il modulo proposto piace ai giocatori? "E' un altra di quelle questo aperte. Mai affrontato a livello di proprietà questo discorso. Col mister non è stata mai affronta, non ci siamo mai posti il problema. Usiamo questo modulo da anni, se il mister ha proseguito su questa strada p anche perché è una sicurezza. Se poi ci proporrà altro siamo aperti perché deve essere così e poi perché è un gruppo esperto".

Da esperto giudica così il nuovo corso del club: "Nei giocatori che formano la rosa non devo dirlo io, ma è cambiata l'anagrafica non lo invento io. Non è uno svantaggio, alcuni poi necessitano di tempo, ma l'esperienza è una cosa alla quale aggrapparci. Il momento ovviamente non lo vivo bene, specie visto che di momenti così per fortuna non ne abbiamo vissuti molti da quando sono qui. Non è una situazione irrimediabile, ma serve ragionare solo sul fare punti. A Bologna non sarà l'ultima spiaggia, ma serve muovere la classifica. Pinzi? Il legame rimane"

Discorso stranieri. Per Domizzi "non ci sono né più né meno difficoltà rispetto al passato. Forse, anzi qualche problematica in meno visto che chi è arrivato ha più esperienza rispetto al passato".

Tanti hanno avuto l'impressione è che nella ripresa col Milan si sia visto il carattere. Ma prima cos'è successo? "Abbiamo lavorato bene su tanti concetti nella preparazione. Difendo quello che c'è perché ci credo, ma in altre situazioni non avevamo tirato in porta. Non sempre riesci a tirare fuori l'orgoglio insieme alla prestazione come col Milan. Anche nel periodo brutto secondo me la squadra è diversa, ha qualche valore costruito in questi mesi di lavoro. Non basta, ma c'è".

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