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Ecco Delneri, orgoglio friulano al comando

 © Foto Petrussi / Petrussi Diego

Un tecnico friulano alla guida dell'Udinese per tornare ad essere protagonisti. Basterà?

Massimo Liva

La scelta di puntare su Gigi Delneri sembra essere stata accolta con soddisfazione da parte di tutto l’ambiente, tecnico friulano doc, che conosce bene il valore della maglia dell’Udinese ed il significato di questi colori per la gente del Friuli. Serviva un segnale, un segnale forte e la scelta di Delneri va oltre l’aspetto tecnico-tattico, scelta ponderata che va in una direzione ben precisa, quella di riavvicinare i tifosi alla squadra cercando di riaccendere quell’entusiasmo che manca da queste parti da parecchio tempo. Basterà? Difficile prevederlo, certo è che questo è un passo in avanti da parte della società criticata e non poco in particolare dopo il ko casalingo dei bianconeri contro la Lazio.

Con cori di un certo tipo nei confronti della società bianconera e con l’uscita anticipata dallo stadio per protesta il pubblico friulano, o almeno una buona parte, ha espresso il proprio malumore (sempre in maniera civile)e ha voluto dare una scossa ad una stagione che anche se solo all’inizio stava già prendendo una piega pericolosa. Certo il cambio dell’allenatore non andrà a risolvere improvvisamente tutti i problemi, anzi, Iachini ha pagato anche per colpe non sue, degli errori sono stati fatti da parte di tutte le componenti, ma nel calcio si sa come funziona, l’esonero del tecnico, quando le cose non girano come dovrebbero, è sempre la soluzione più rapida e indolore.

Era destino che le strade di Delneri e dell’Udinese si incrociassero prima o poi, già qualche anno fa sembrava fosse vicino il ritorno di Gigi da Aquileia all’Udinese, stavolta da allenatore, poi non se ne fece più nulla e Stramaccioni prese in mano le redini della squadra bianconera.

Cosa sia accaduto stavolta che abbia fatto accettare subito la proposta di Pozzo a Del Neri non è dato saperlo, ma conoscendo la competenza e l’esperienza del tecnico non c’è alcun dubbio che il fatto di decidere di prendere in mano una squadra come la “sua” Udinese in un momento così delicato, sia stata una scelta ben ponderata e consapevole.

Delneri ha voglia di rimettersi in gioco dopo qualche esperienza negativa, ha il desiderio di tornare protagonista nel suo Friuli, la stessa voglia di riscatto dell’Udinese che ormai da troppo tempo naviga nell’anonimato vittima delle proprie paure.

Delle perplessità ci sono in merito al modulo, quel 4-4-2 che Del Neri predilige, ma che non sembra avere gli interpreti giusti nella rosa bianconera. In questi giorni si parla di 4-2-3-1 modulo tattico che pare più vicino alle caratteristiche dei giocatori a disposizione, ma i problemi dell’Udinese non sembrano essere solamente di carattere tattico ma soprattutto mentali e di atteggiamento. C’è uno spirito di appartenenza da riacquisire, c’è un pubblico da riconquistare, insomma la missione di Delneri sembra assai complicata ma non impossibile, ed il carisma e l’esperienza di un friulano come il tecnico di Aquileia sembrano essere il mix giusto per risollevare le sorti della squadra bianconera.

Il vero campionato della nuova Udinese di Delneri non parte sicuramente dallo Juventus Stadium ma dal match successivo, in casa contro il Pescara, perché è quella la gara che i bianconeri non potranno fallire.

Una cosa è certa, anche se Delneri dovesse fallire la sua missione, avrà dato tutto sè stesso per riportare la squadra della sua regione ai livelli che le competono, se invece dovesse riuscirci sarebbe il primo ad esserne orgoglioso perché solo un friulano sa cosa rappresenti l’Udinese per i friulani e per chi ama questa splendida terra.

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