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Essenziale e accorto: ecco come sarà il mercato dell’Udinese

Nessuna "follia": razionalizzare è la parola d'ordine, anche per rendere più lineare lo spogliatoio

Redazione

Che mercato sarà, quello dell'Udinese a gennaio? E' sempre difficile fare previsioni, vista la volubilità di un universo a sé stante come il calciomercato (soprattutto quello invernale). Una certezza, a dire il vero, l'abbiamo già oggi: botti non ce ne saranno.

Non che i tifosi nutrissero velleità in tal senso: a chi ama i colori bianconeri basterebbe che la società attuasse quella operazione di razionalizzazione che appare quanto mai necessaria, se si vogliono limitare le insidie di una lotta salvezza che quest'anno sembra incerta più delle passate stagioni.

Quindi, al netto di quello che si legge in questi giorni, è essenziale sfoltire dove serve - azione imprescindibile anche per consentire una gestione più lineare dello spogliatoio - e, in egual misura, puntellare i reparti maggiormente in sofferenza.

Uno su tutti: le fasce, in particolare quella sinistra dove Sema soffre di solitudine. A nostro avviso, a essere sinceri, servirebbe qualcuno anche sul lato opposto, possibilmente con una capacità di spinta più accentuata rispetto agli interpreti attualmente a disposizione di Gotti.

Vedremo. Non resta che attendere: meno di un mese e avremo la versione "definitiva" dell'Udinese 19/20. Con la speranza che i patemi siano quelli fisiologici, e non prolungati sino al termine di una stagione fin qui non certo esaltante.

Massimo Pighin

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