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Fiorentina – Udinese, la partita (forse) di Mr 35 milioni

A Firenze si gioca una doppia partita: una riguarda l'intera Udinese, l'altra quella personale di Rodrigo De Paul che però potrebbe addirittura non trovare spazio

Monica Valendino

Partiamo da un concetto storico del calcio: "squadra che vince (e convince) non si cambia". Ogni allenatore dalla terza categoria alla Serie A lo sa. L'Udinese ha appena battuto il Bologna dimostrando di avere un passo migliore rispetto alle precedenti tre gare con relative tre ko. Merito anche di Igor Tudor che ha invertito le fasce con Larsen a sinistra e Sema a destra, ma soprattutto con Okaka e Nestorovski a dare peso a un attacco che fino ad oggi è sembrato fin  troppo evanescente.

Come cambiare allora qualcosa che dovrebbe essere riproposto per dare fiducia agli interpreti e soprattutto continuità per migliorarsi ancora? Il punto principale è il rientro di De Paul, Mr 35 milioni che la Fiorentina non ha sborsato "costringendo" il giocatore a rimanere ancora a Udine. La storia si è ripetuta. L'anno passato un altro trasferimento mancato nella città toscana, che poi si rivelò anche deleterio per Rodrigo che ammise di aver sofferto quelle voci. Oggi sembra lo stesso, con l'aggravante che il suo ruolo a Udine impone scelte forse non troppo convenienti per l'allenatore.

De Paul ha classe cristallina, piede delicato, ma ha anche un ruolo che non è mai stato definito. Segna troppo poco per fare la punta, fa assist ma responsabilizza troppo l'unica punta se le gioca dietro. E come mezzala non ha il passo per reggere un ruolo di sofferenza che gli impone dispendio di energie. Insomma rimane un ibrido, che forse è quello con maggiori qualità tecniche in squadra ma è anche quello che è di più difficile collocazione specie pensando che davanti ci sono anche Lasagna e Pussetto che non stanno a guardare sorridendo se poi alla fine deve andare in campo solo qualcuno che "vale" per ora più sul mercato che sul campo.

Così a Firenze Tudor potrebbe o forse dovrebbe riproporre De Paul, ma l'idea delle ultime ore è spostarlo in mediana al posto di Fofana accanto a Mandragora e Jajalo, diventato indispensabile. Ma a quel punto la linea in mezzo sarebbe un po' leggera, così non è da scartare che si passi a un 3-4-2-1 con Mandragora e Jajalo dietro a De Paul e Nestorovski a fare da spalla a Okaka e con Lasagna (vicino alla convocazione in azzurro) pronto per entrare a gara in corso. Tutti contenti? Mah. La squadra se fosse questa apparirebbe sbilanciata contro una Fiorentina che ha nella velocità di Chiesa e Ribery le armi fatali per chiunque. Non  sembra il cassoni osare tanto al Franchi, serve logica per questo non è da escludere che al Franchi De Paul rientri, ma a gara in corso.

Per il resto della formazione ha dovuto gettare la spugna Rodrigo Becao,  a causa dell'affaticamento all'adduttore della gamba destra. Farà da semplice spettatore dopo gli allenamenti personalizzati. Ci sarà Stryger Larsen, tornato in gruppo, così come dovrebbe essere convocato dopo il lungo stop Hidde Ter Avest.

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