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Floro Flores: “Fossi in Gotti coglierei l’attimo “

In società avevamo chi ci invitava a guardare prima allo stemma dell'Udinese sul petto e poi al nostro nome sulla maglia, e poi quegli allenamenti infiniti in cui io, Totò e Sanchez bombardavamo Handanovic fino al calar della sera».

Redazione

Anche antonio Frloro Flores non nutre dubbi: «Fossi in Gotti coglierei l'attimo e prenderei questo treno, mentre alla società Udinese per il futuro consiglierei vivamente Di Francesco, un maestro di calcio», le parole dell'ex punta bianconera al Messaggero Veneto. «Nutro un affetto diverso e visto i miei sei anni trascorsi a Udine mi portano a tifare Udinese, che non sta facendo male. Anzi, approfitto per dire che a me la squadra guidata da Tudor non dispiaceva affatto. Adesso invece sono curioso di vedere come va a finire con Gotti. Ma non vivo lo spogliatoio e non posso entrare nel merito. Dico solo che adesso lui ha il vantaggio di non guardare in faccia nessuno e che se la squadra è con lui significa che si è comportato bene da secondo con i giocatori. Una volta un allenatore mi disse che un buon secondo vale come una buona moglie e che conta avere uno staff valido altrimenti non vai da nessuna parte come tecnico».

Per il futuro un nome su tutti per la panchina friulana: «In questo caso ho un consiglio e il suo nome si chiama Eusebio Di Francesco. L'ho avuto al Sassuolo e lui non solo insegna calcio, ma capisce e fa crescere i giocatori. La qualità non basta, bisogna avere buoni maestri e farli lavorare. La penso come Zaccheroni».

Conclusione con alcuni aneddoti del passato: «In società avevamo chi ci invitava a guardare prima allo stemma dell'Udinese sul petto e poi al nostro nome sulla maglia, e poi quegli allenamenti infiniti in cui io, Totò e Sanchez bombardavamo Handanovic fino al calar della sera».

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