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Italia ‘made in Friuli’? Zac e Guidolin aspettano…

A luglio nasce un’Italia ‘made in Friuli‘? Molti lo pensano, anche se tutti aspettano di capire cosa deciderà di fare Antonio Comte. Il ct temporeggia sul rinnovo, vuoi perché è attratto dal ritorno in una panchina di club (il...

Monica Valendino

A luglio nasce un'Italia 'made in Friuli'? Molti lo pensano, anche se tutti aspettano di capire cosa deciderà di fare Antonio Comte. Il ct temporeggia sul rinnovo, vuoi perché è attratto dal ritorno in una panchina di club (il Real Madrid non sembra contento di Benitez e ci starebbe pensando, ma non è il solo), vuoi perché c'è quel processo per il calcioscommesse in corso che potrebbe cambiare molte cose.

La sensazione che molti hanno è che dopo l'Europeo lascerà la panchina più prestigiosa e più scottante del calcio italiano. E per la successioni ci sono tre nomi su tutti: Francesco Guidolin, Alberto Zaccheroni e Luciano Spalletti, tutti attualmente disoccupati di lusso, tutti e tre in attesa di una chiamata che li convinca a tornare.

Francesco Guidolin raccontò su questo giornale cosa accadde due anni fa, quando sembrava davvero a un passo dall'Azzurro: «A dire il vero prima dell’arrivo di Conte ero stato interpellato, insomma ero andato vicino, ora no». Scaramanticamente non ne parla più, ma il suo nome è caldeggiato da molti. Del resto la sua carriera parla da sola e, cosa non da poco, è uno dei più amati da tutti i tifosi italiani (fatta eccezione per quelli del Bologna per via di vecchi rancori...).

Alberto Zaccheroni ha, invece, la carta Giappone da giocarsi: è stato già selezionatore, quindi non sarebbe un'esperienza nuova, e ha dimostrato nel paese del Sol Levante di riuscire in risultati impensabili per quella realtà. del resto lui è l'allenatore dell'impossibile, quello che ha davvero rivoluzionato il calcio in Italia rinnovandolo con la famosa difesa a tre nata a Udine. A Milano ha vinto uno scudetto sul quale nessuno ci avrebbe scommesso, visto che la Lazio sembrava la dominatrice assoluta. In carriera ha sbagliato ad andare proprio alla Lazio, ma anche all'Inter e al Toro, visto che in quei momenti questi club erano in declino.

Infine Luciano Spalletti: dopo l'addio allo Zenit aspetta. Il suo valore è stato consolidato dai risultati, l'unico neo (lo stesso che vale per altri nomi accostati all'Italia, come quello di Allegri) è dato dall'ingaggio: la Nazionale non può spendere in un momento storico in cui gli italiani faticano. Per questo Guidolin e Zac appaiono i candidati più autorevoli ad oggi. In attesa di capire cosa farà Conte da grande.

Una cosa è certa: il nuovo Friuli di Udine ospiterà quasi certamente l'ultima amichevole dell'Italia prima dell'avventura in Francia. Che sia un segnale anche per il futuro?

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