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Un plebiscito per De Canio

De Canio: quasi il 90 per cento degli interpellati lo vuole ancora alla guida dell'Udinese. Un plebiscito nato dal lavoro fatto in questo mese e mezzo, con squadra e tifosi

Monica Valendino

L'arrivo di De Canio ha portato non solo la salvezza virtuale, con otto punti in cinque gare (ben due in più di quanti presi da Colantuono in tutto il ritorno), ma ha ridato finalmente il sorriso a una squadra e soprattutto a un'ambiente che si era incupito e distaccato. I suoi metodi sono subito piaciuti, non c'è che dire.

Non è solo una questione di teloni rimossi subito, è l'atteggiamento che è parso subito diverso: sia con il pubblico (sempre disponibile per una chiacchierata), sia  con i giocatori, che non perdono occasione per ricordarlo.

Chi ne ha beneficiato di più sono alcuni elementi. Widmer, per esempio come detto da Felipe, è tornato ad essere la Freccia Rossa. Il suo rendimento è migliorato sotto tutti i profili, sia in fase difensiva, sia in quella offensiva. Ne ha beneficiato anche Thereau: già cannoniere della squadra, oggi ha trovato anche continuità di prestazioni e di gol. Gioca sempre molto anche in fase di copertura, ma varia molti di più sul fronte offensivo, appare sbrigliato da regole che lo limitavano. Ne ha beneficiato anche Adnan: le chiacchiere uscite sono state anche una motivazione per l'iracheno, che con i Viola ha mostrato quanto possa essere utile. Ha 21 anni, non scordiamolo ma la cura De Canio già si intravede anche qui e ci sono margini di miglioramento enormi.  Ma ne ha beneficiato Kuzmanovic, leader del centrocampo  dello spogliatoio. De Canio lo ha individuato e responsabilizzato, è quello con maggiore qualità là in mezzo e davanti alla difesa in un ruolo che sembrava azzardato sta rendendo al meglio. Ne ha beneficiato Heurtaux, rimasto ai margini fino a qualche settimana fa, tanto che a gennaio andò perfino a un colloquio informale a Genova.

Ma l'Udinese tutta ne ha beneficiato. E la gente bianconera, che da tempo non riservava cori per un allenatore, se n'è accorta: il nome di Gigi De Canio risuona forte al 'Friuli'. Nel sondaggio da noi proposto e ancora in corso, quasi il 90 per cento lo vuole ancora per la prossima stagione: un plebiscito che da tempo non si vedeva.

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Tutte riflessioni che non potranno non essere prese in considerazione quando il club dovrà decidere se confermare o meno il tecnico: le quotazioni stanno salendo di giorno in giorno, Pozzo non può fare l'errore di sbagliare ancora scelta in panchina. Le alternative sembrano essere due: Pioli, che la Lazio non vede l'ora di scaricare definitivamente avendo un contratto fino al 2017 e Maran che sembra però convinto di rimanere ancora a Verona.

Lo stesso Pioli è di nuovo nel mirino della Fiorentina, che dopo il ko di Udine ha iniziato i soliti processi di casa da quelle parti.

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