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La delusione di Iachini: siamo crollati dopo l’1-1

Il tecnico nel dopo-gara ha sottolineato: "La rete subita è stato un colpo che probabilmente ha fatto riemergere qualche situazione del passato..."

Castellini Barbara

Sconcertante. Non ci sono altri aggettivi per descrivere la delusione della mancata qualificazione dell'Udinese al quarto turno eliminatorio di Tim Cup. La formazione bianconera ha mostrato nuovamente il suo lato più debole: preoccupanti disattenzioni difensive e una sterilità in attacco che ha radici lontane. Nel dopo-gara lo stesso Giuseppe Iachini fatica a trovare spiegazioni per l'inatteso ko interno contro lo Spezia.

Mister, come spiega questa sconfitta?

Stasera abbiamo avuto di poter valutare alcune cose. Siamo partiti bene i primi 25 minuti, siamo arrivati molto a ridosso dell'area avversaria, c'erano stati i presupposti giusti. L'episodio sul calcio d'angolo ci ha colpito esageratamente. Forse qualche retaggio vecchio, forse eccessivo timore. Nel calcio si può subire gol, ma poi bisogna ripartire. Invece abbiamo accusato il colpo. Nella ripresa, siamo andati vicini al pareggio. Poi il rigore è stato un altro colpo... Il terzo gol, poi, ha di fatto chiuso la gara. Stasera abbiamo sbagliato e abbiamo pagato dazio. La serata non è stata molto fortunata, alcuni episodi non hanno girato nel verso giusto. Dispiace per la società e per i tifosi, ma stiamo costruendo, dobbiamo migliorare l'ultimo passaggio. Nella fase difensiva, dobbiamo rivedere alcune situazioni.

Cosa è mancato in particolare?

Ci è mancato un po' di coraggio, nel momento in cui abbiamo preso gol abbiamo avvertito troppo timore. Questo è uno stadio che deve essere nostro amico, non dobbiamo sentire una pressione eccessiva. Spetta a noi scendere in campo con la giusta attenzione, determinazione. Non dico che non ci sia stato impegno, ma abbiamo sbagliato la lettura dell'azione, l'ultimo passaggio. Dobbiamo essere ancora più attenti e determinati.

La sensazione è che la rosa non sia all'altezza...

Stiamo lavorando per cercare di conoscere tutti i ragazzi, alcuni sono arrivati da poco. Stiamo parlando con la società, siamo ben vigili. Le nostre idee su cosa possiamo fare le abbiamo.

L'assenza di italiani per molti è un fardello che complica il cammino dell'Udinese...

Dobbiamo far leva su quei 5-6 elementi che giocano da tempo nel campionato italiano, anche se sono stranieri. Abbiamo dei tempi che ci obbligano a continuare a lavorare. Bisogna rimanere equilibrati, con le idee chiare su cosa dobbiamo intervenire.

E' rimasto sorpreso dall'atteggiamento remissivo della squadra dopo l'1-1?

Ha portato un po' troppo scoramento. Le cose vanno rimediate, ma non bisogna abbassare la testa.

Zapata rimarrà rigorista?

Sono sempre due: Zapata e De Paul. Ieri Duvan li ha provati tutti e non ne ha fallito nessuno. Oggi, forse per troppa ansia, ha calciato centralmente...

E' quella di stasera la formazione-tipo?

Devo valutare la crescita e l'inserimento di alcuni ragazzi.

Cosa salva di questa sera?

Abbiamo calciato molto in porta, abbiamo costruito molto.

Sabato riparte la serie A con la trasferta a Roma, su quale aspetto concentrerà il lavoro di questa settimana?

I ragazzi erano molto amareggiati per la mancata qualificazione e dispiaciuti per il pubblico.. Ma sappiamo che lo sport è fatto anche di momenti non positivi. Dobbiamo essere bravi a far girare la ruota, attraverso il lavoro e correggendo qualche errore.

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