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L’annuncio di Delneri: “Gnoukouri convocato con il Milan”

Il tecnico bianconero presenta il big-match di domani pomeriggio allo stadio Friuli contro i rossoneri: "Ci vorranno aggressività calcistica e tanta attenzione". E poi rivela: "Per tutta la stagione andremo in ritiro dal venerdì"

Castellini Barbara

Ritrovare coraggio, determinazione e intensità. Questo sarà il must per l'Udinese dopo il ko di Empoli. La sconfitta al Carlo Castellani, maturata al termine di una gara avarissima di emozioni, ha fatto scattare l'allarme in casa bianconera costringendo la società a prendere un provvedimento: l'anticipo del ritiro al venerdì per ritrovare concentrazione e compattezza all'interno della squadra. L'occasione per cancellare una settimana così tesa sarà domani, in occasione del big-match contro il Milan allo stadio Friuli, che si preannuncia da tutto esaurito. Ed ecco come il tecnico Gigi Delneri ha presentato la sfida con i rossoneri.

Mister, Udinese-Milan è una gara tra due squadre che hanno qualche problema in termini di risultati...

Ci può stare che il Milan non abbia fatto i punti negli ultimi incontri. Ma ha sempre giocato bene e ha giocatori importanti per i suoi obiettivi. Da parte nostra, stiamo attraversando un momento difficile in termini di risultati, ma abbiamo affrontato nelle ultime gare avversari importanti. Due squadre dobbiamo ribaltare il trend e cercare di fare punti.

Cosa ne pensa dell'arrivo di Assane Gnoukouri?

E' un giocatore giovane, ma ha già fatto vedere cose importanti con l'Inter. E' un centrocampista interno, ha buona tattica, distribuzione di tecnica, potrà dare solidità al nostro reparto quando conoscerà i nuovi compagni. E' convocabile, ma non partirà dall'inizio. Potrebbe entrare a partita in corso per darci una mano.

Come si affronta il Milan?

Ci vorrà molta attenzione, soprattutto a inizio partita, alla fine primo tempo o al termine della gara, momenti nei quali siamo stati finora maggiormente vulnerabili. Però, a parte certi episodi, l'attenzione dei miei ragazzi è sempre stata alta. L'unica gara giocata al di sotto dei nostri standard è stata quella di domenica scorsa contro l'Empoli.

Determinazione, coraggio, intensità sono tutte caratteristiche importanti per poter fare risultato contro il Milan. Ma cosa, in particolare, sarà fondamentale domani?

Aggiungerei l'entusiasmo. Comunque dico aggressività, calcistica. Giochiamo contro una squadra molto brava, contro una squadra con tanti giovani interessanti, mi piace questo discorso. Contro i rossoneri ci vorrà molta attenzione e dovremo essere più intensi, dovremo essere bravi a togliere le verticalizzazioni al Milan e aumentare l'intensità, abbinando a ciò che possiamo fare. Dobbiamo andare a lottare per la maglia. Una gara contro il Milan non avrebbe nemmeno di motivazioni. Ho fiducia nei miei giocatori, poi possiamo anche sbagliare. E questa è fondamentale per riuscire a guarda sempre avanti.

Quali sono i limiti di questa squadra?

Il lavoro deve dare miglioramenti. Ci sono tempi e spazi per migliorare la squadra, dal punto di vista tattico e tecnico. La chiave tattica è fondamentale. Il problema è che giocare di squadra significa moltiplicare il tuo pensiero per 4 o per 6. Ma ci vuole tempo per assimilare tutti gli insegnamenti. Il nostro tipo di lavoro è abbastanza impegnativo, ma ho giocatori disponibili a fare questo. Ritiro? Abbiamo deciso di anticiparlo al venerdì per tutto il campionato. Toglietevi dalla testa che il ritiro sia sempre e solo punitivo, a noi consentirà di preparare al meglio le prossime sfide.

Sta pensando a un modulo differente dal 4-3-3?

Le alternative sono buone. La squadra potrà adattarsi in futuro al 4-2-3-1, ma l'attuale modulo mi dà abbastanza sicurezza. Il punto è inizialmente non cambiare sempre. Zapata, Perica, Thereau o De Paul possono darci qualche soluzione maggiore in fase realizzativa, come hanno fatto finora Fofana e Jankto. Comunque andiamo avanti sul nostro modello.

Per quanto riguarda la classifica, non ci sono immediati obiettivi, vista che la lotta alla salvezza è già determinata. Il suo compito, dunque, sarà far trovare motivazioni ai suoi...

Uno che non ha motivazioni non gioca. Lo lasci in panchina e poi ritornerà. Il gioco del calcio per prima cosa deve essere passione. Il campionato a 18 squadre? Dipende, possono essere tante o poche. La meritocrazia è fondamentale, anche se parliamo di società che faticano in serie A, parliamo sempre di squadre che hanno vinto il loro campionato e hanno meritato la promozione. Rimanere a 20 credo sia la soluzione più corretta in questo momento. La competizione viene anche dal fatto che ci sono squadre piccole che si affacciano per la prima volta in serie A, portando entusiasmo e novità. Noi abbiamo il dovere di lottare al massimo per ottenere risultati più alti possibile. Non guardiamo dietro, ma guardiamo avanti, alle squadre con le quali possiamo competere. Noi dobbiamo fare tesoro di ciò che abbiamo sbagliato con l'Empoli e di ciò che di buono abbiamo fatto con Inter e Roma.

Quella di Empoli è stata la prima partita che l'Udinese ha "bucato" a livello di prestazione. Come ha preparato la partita con il Milan? Più bastone o più carota?

Si discute di motivazioni, psicologia, attenzione nei rapporti. Mi piace che la squadra abbia sempre l'atteggiamento giusto. Di norma l'allenatore usa sempre "bastone e carota". Nelle ultime settimane c'è stata più "carota", viste le prestazioni positive con Inter e Roma. Ma bisogna convincersi che bisogna sempre fare meglio nel calcio e non peggio.

Infine, il Milan solitamente ha difficoltà nei primi tempi, ma rimane sempre in partita come accaduto mercoledì in Coppa Italia allo Juventus Stadium...

E' una squadra che ha un atteggiamento positivo, è sempre molto propositiva e ha grandi qualità. Ha grande entusiasmo. Mi piacciono le squadre che giocano con positività. Tutti sono molto impegnati e i cambi danno sempre una mano importante. Noi, dunque, dobbiamo tenere alta l'intensità. Penso che il Milan sia una squadra completa, forse le manca il giocatore alto che possa inserirsi, ma riesce a sopperire con qualità.

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