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Delneri: out Hallfredsson e Stryger Larsen, Behrami da vedere

Il tecnico bianconero presenta la sfida con il Cagliari che si giocherà domani alle 15 allo stadio Friuli: "Ciò che conta è sempre il gruppo, non il singolo"

Castellini Barbara

Sta per terminare la lunga pausa dell'Udinese. La sosta per gli impegni della Nazionale si è sommata al rinvio della gara allo stadio Olimpico con la Lazio ma domani i bianconeri torneranno in campo alle 15 contro il Cagliari allo stadio Friuli. Ci sono diversi elementi in dubbio, ecco come mister Gigi Delneri ha presentato il match in conferenza stampa.

Mister, è un problema il fatto che non abbiate giocato per tre settimane?

La partita vera in realtà l'abbiamo fatta sabato scorso con il Nova Gorica, dove Danilo ha preso una bella legnata. Stavamo attraversando un buon periodo, ma ci siamo dovuti fermare. Abbiamo sopperito con gli allenamenti.

Behrami è pronto per domani?

Vediamo. Non ho ancora deciso cosa sia meglio per noi e soprattutto per lui. Oggi ha svolto allenamento con la squadra, però non vogliamo rischiare quello che non si può rischiare, avendo una serie di gare importanti da qui fino al 6 gennaio.

L'ha sorpresa il comportamento del giocatore nei confronti della nazionale?

E' stato creato un pandemonio sul niente. Il ragazzo è andato in Svizzera, ma non ha giocato. Per quanto mi riguarda si è comportato in modo onesto.

All'Olimpico avrebbe giocato Balic e domani?

E' un non-problema di comportamento, di decisione.

Indisponibili?

Hallfredsson e Stryger Larsen.

Il Cagliari ha finora compiuto simile a voi e ora è in ripresa...

Hanno una squadra molto strutturata con diverse individualità importanti, come Pisacane, Faragò, Andreolli, Farias, senza citare Pavoletti di cui si è parlato molto questa estate. Cigarini, poi, è un ragazzo che ha ottenuto meno di quanto potesse ottenere. L'attacco? Vale lo stesso discorso per noi, non mi interessa chi segna, è importante segnare. Il Cagliari è una squadra che non molla mai, ha recuperato alcune gare all'ultimo minuto.

Lei ha parlato di partita "vera" in riferimento al test di sabato scorso con l'Nd Nova Gorica. Test nel quale si è messo in luce Perica...

Mi piacerebbe fare un discorso di squadra. Ogni calciatore deve appartenere alla squadra, non siamo un giocatore singolo. Viene compiuta una valutazione settimanalmente e anche il sabato mattina per prendere alcune decisione. Sicuramente nella scelta dell'undici da schierare bisogna sfruttare il periodo di forma.

L'esito delle qualificazioni mondiali propone una sorta di "derby" interno tra Stryger Larsen e Widmer, Hallfredsson e Behrami. Questo può essere un ulteriore stimolo?

Anch'io penso che potrei allenare il Real Madrid se faccio bene (sorride, ndr). Stiamo parlando di giocatori che potrebbero essere schierati insieme. Comunque sì, questo può essere un'altra motivazione. Ma ciò che conta è dimostrare ogni domenica di dare tutto in campo.

Infine, ci dice qualcosa sulla Nazionale?

E' un dispiacere feroce. Il calcio insegna che dalle grandi sconfitte si può solo risorgere. Dispiace, se questo serve a crescere... Guardiamo all'Olanda, che non si è qualificata. E' stata un'innovatrice, era avanti rispetto ad altri team e poi ha perso terreno. Mi dispiace per l'allenatore, per i ragazzi, sono convinto che abbiano tutto. Spero ci sia la volontà e la forza di migliorare dal punto di vista strutturale. Non è un problema solo calcistico, ma generale. I miei colleghi che hanno allenato all'estero dicono che l'applicazione è all'estero. Secondo me il calcio italiano ha una base importante, bisogna modificarlo all'interno con la nostra mentalità. Poi dicono che siamo difensivisti, eppure si passa giocando in difesa... Speriamo che questo risultato sia un fattore di grande miglioramento.

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